Aglio, meno resa in campo ma la qualità è super

Delfanti: la Gdo è sempre più orientata al prodotto italiano certificato e di filiera

Aglio, meno resa in campo ma la qualità è super
In Italia le raccolte dell’aglio stanno volgendo al termine in questa settimana di luglio. In tutti i principali bacini di produzione del Paese, l’assenza di precipitazioni da maggio – mese di partenza delle raccolte – ad adesso ha favorito la qualità dei bulbi. Mentre le rese per ettaro risultano leggermente inferiori agli standard di un’annata normale.

“Nel complesso abbiamo avuto una stagione favorevole per la raccolta”, spiega a Italiafruit News Francesco Delfanti dell’omonima azienda di Monticelli d’Ongina (Piacenza), tra i maggiori produttori italiani di aglio con una quota del 60% di produzione integrata e del 40% di biologico. “Il costante bel tempo negli ultimi tre mesi ha agevolato le operazioni in campo e anche la qualità dei prodotti, che risulta ottima per tutte le varietà. Sappiamo bene, infatti, che quando il tempo è bello, l’aglio non rischia di essere rovinato”.

La combinazione tra la scarsità di piogge e le notti fredde della primavera ha però condizionato in negativo le rese per ettaro dei produttori. Come conferma Delfanti, infatti, “le rese dell’annata sono di poco più basse della media. Nei casi peggiori si registrano volumi per ettaro inferiori del 20-30% rispetto al normale, specialmente per le varietà precoci”.



Intanto ha preso il via, da pochissimi giorni, la campagna commerciale dei bulbi essiccati italiani. I prezzi si stanno attestando su livelli sostanzialmente stabili nel canale della Gdo. E Delfanti valuta positivamente il fatto che i gruppi distributivi si stiano dimostrando sempre più interessati ad inserire le produzioni nazionali certificate e di filiera all’interno dei loro negozi, vendendole a prezzi mediamente superiori all’aglio estero e in particolare spagnolo.

“I consumatori italiani sono disposti a spendere di più per i nostri prodotti. Di conseguenza, anche se la produzione italiana rimane insufficiente per coprire il consumo domestico, la concorrenza della Spagna sta influendo sempre meno sul mercato italiano dell’aglio”, sottolinea l’imprenditore.

Il prodotto spagnolo, in ogni caso, quest’anno sembra non vantare una qualità uniforme: “Le piogge cadute nella seconda parte della stagione di raccolta (a giugno) hanno causato qualche difetto estetico, mentre i prodotti raccolti a maggio presentano una qualità molto alta”, conclude. 



Nelle foto: produzioni dell'azienda Delfanti che, questa domenica, 18 luglio 2021, sarà al centro di una puntata del programma Mela Verde, in onda alle 11:55 su Canale 5.

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