Sempre più richieste all’estero, le
uve senza semi si stanno facendo spazio anche sui mercati all’ingrosso italiani. Come spiega il grossista veronese
La Veronica, collocato allo stand 86/87: “Oltre all’uva Italia e la Pizzutella, stiamo vendendo bene anche la
bianca e la rosata senza semi. Le vendite arrancano ancora un po’ ma i consumatori italiani iniziano ad abituarsi alle seedless”.
Prevalentemente a provenienza pugliese e siciliana, le uve di qualità extra de La Veronica sono vendute in mercato in una fascia che parte da 1,50 per arrivare a 2 euro al chilogrammo.
“Si tratta sempre di prodotto di altissima qualità – commenta il grossista – e anche i volumi sono stabili rispetto ad anno scorso, sicuramente facilitati da un andamento climatico positivo e dall’assenza di piogge al Sud”.
Ad influire sui prezzi del prodotto c’è sicuramente l’aumento dei costi delle materie prime: “Come quotazioni ci aspettavamo qualcosa in più – sottolineano da La Veronica - considerato che quest’anno dobbiamo fare i conti con l’aumento dei costi delle materie prime, dei trasporti e della manodopera. In particolare quest’ultima è difficilissima da trovare: un problema che si riflette sulla presentazione dell’uva, considerato che i grappoli sono meno curati rispetto agli altri anni”.
Al di là del buon andamento dell’uva da tavola, il grossista fa una riflessione sui trend dell’ingrosso: “I mercati sono molto ‘tristi’ e le richieste rimangono basse, favorendo il canale della Gdo. Già da diversi anni il consumo dell’ortofrutta all’ingrosso sta rallentando mentre aumenta nei supermercati: urge però un ragionamento sulla qualità dei prodotti”.