Aglio e scalogno, il freddo fa salire i consumi

Delfanti: «Al via i primi carichi per l'export. Il Nord Europa ricerca il bio»

Aglio e scalogno, il freddo fa salire i consumi
Consumi in crescita e prezzi stabili. Dopo un settembre con un clima caldo, le aziende del comparto di aglio e scalogno hanno aumentato le vendite di queste due referenze, favorite – come tutte le specie di bulbi – dall’abbassamento termico delle ultime settimane. 

"I consumi sono decisamente migliorati rispetto alla calma di settembre. Ma è anche vero che ci sono tuttora temperature diurne di 18 gradi al Nord Italia. Quindi non è ancora inverno. La domanda potrà crescere progressivamente nel mese di novembre, con l’ulteriore abbassamento delle temperature”, precisa a Italiafruit News Francesco Delfanti dell’omonima azienda di Monticelli d’Ongina (Piacenza) che produce, confeziona e commercializza aglio e scalogno, oltre a cipolle e cipolle borettane (già pelate).


Scalogno

Nel frattempo, tra settembre e ottobre, i prezzi sono rimasti stabili. “A determinare l’andamento delle quotazioni di aglio e scalogno sono le dinamiche legate ai consumi e all’export. Per ora si confermano i valori, remunerativi, della scorsa stagione – sottolinea – anche se c’è da dire che, come tutte le filiere dell’agroalimentare, stiamo sostenendo aumenti importanti nei costi delle materie prime”.

In generale, la buona qualità dei prodotti fa ben sperare per il proseguo della campagna. Come spiega Delfanti “le caratteristiche qualitative di tutti i nostri bulbi italiani sono buone grazie all’annata ideale dal punto di vista climatico”.


Aglio bio 

Anche per l’export ci sono buone prospettive: “In questo mese di ottobre – rileva – abbiamo avviato la nuova campagna di esportazione. Oggi il mercato estero rappresenta una quota che oscilla dal 20 al 30% del nostro business. Esportiamo soprattutto nei Paesi del Nord Europa, i quali ricercano in particolare le nostre produzioni biologiche”.

“Per quanto riguarda le specialità – conclude Delfanti – siamo soddisfatti per l’andamento commerciale dell’Aglio Bianco Piacentino e dell’aglio nero italiano, due prodotti che registrano un trend di vendita in continua crescita. L’aglio nero, che rimane una piccola nicchia, viene acquistato soprattutto dall’alta ristorazione, ma anche tanti consumatori stanno cominciando a provarlo e a scoprirlo. Questo prodotto è del tutto particolare non solo nell’aspetto, ma anche nel gusto, completamente nuovo. Un sapore balsamico (qualcuno dice che ricorda la liquirizia) che piace molto, soprattutto a quelle persone che tendono ad evitare l’aglio tradizionale”. 


Aglio nero

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