Iperione, il cetriolo che spicca in dolcezza

Produzione costante e buona shelf life per l'ortaggio proposto da Semillas Fitò

Iperione, il cetriolo che spicca in dolcezza
Se il gusto amarognolo è uno dei principali ostacoli per il consumo di cetrioli in insalata, oggi i consumatori possono contare sulla dolcezza di Iperione (ex Zeus). La varietà è proposta dalla casa sementiera Semillas Fitò e viene coltivata prevalentemente nell’area dell’Agro Nocerino-sarnese.



“Si tratta di un ibrido dalla produzione costante ed uniforme, dal calibro grosso e con una lunghezza variabile dai 18 ai 23 centimetri – spiega a Italiafruit News Francesco Della Porta, agente dell’area campana per Semillas Fitò – caratteristiche che lo rendono un prodotto ideale per la commercializzazione con la Gdo. Inoltre le piante fruttificano tutte alla stessa altezza: in questo modo la raccolta diventa più facile e l’impiego di manodopera è davvero ridotto”.



"Altre caratteristiche che fanno apprezzare Iperione sul mercato sono la sua lunga shelf life e la capacità di resistenza agli stress climatici – continua Della Porta – quest’anno abbiamo anticipato il trapianto a febbraio con determinati accorgimenti agronomici (pacciamatura e mini tunnel). In seguito avvengono i trapianti classici, da aprile fino a tutto agosto".



Tra i produttori di Iperione c’è anche l’azienda agricola Annunziata Raffaella di San Marzano sul Sarno (Salerno), dove la varietà è coltivata in 7 mila metri coperti di serra. “L’anno scorso abbiamo piantato 2 mila piantine per provarlo mentre quest’anno siamo già a 14 mila – spiega Antonio Coppa, collaboratore dell’azienda – le piante sono molto produttive e il raccolto è uniforme, tant’è vero che ogni internodo genera un frutto”.



“Abbiamo piantato il cetriolo a febbraio e dopo 45 giorni siamo andati a raccolta, nonostante gli sbalzi termici e le gelate del periodo – continua – la varietà è riuscita ad avere produzione, qualità e dolcezza dei frutti per tutto il ciclo fino ad ottobre".



Il prodotto è molto apprezzato anche dal mercato, come spiega Antonio Santonicola, commerciante della Sant’Alfonso srl. “Ho iniziato a vedere la varietà tre anni fa, quando era ancora in fase sperimentale, e già da allora ho iniziato a crederci – dice - perchè, vedendolo in campo mi aveva sorpreso dal punto di vista qualità e produzione. Dal primo momento ho iniziato a sponsorizzarlo e oggi mi fa piacere vedere che una buona parte delle aziende dell’Agro Nocerino-sarnese hanno deciso di coltivarlo: i produttori con cui parlo, sono soddisfatti per produzione, consistenza e qualità di frutto e per sanità di pianta”.



“Iperione mantiene infatti colore, pezzatura, non incurva i frutti ed è molto gestibile dal punto di vista della raccolta, anche a livello di distribuzione con la Gdo la varietà è molto positiva” commenta.
A testimoniare il successo di Iperione è anche la sua bassissima percentuale di scarto, come sostiene Santonicola. “Andrebbe  valorizzato di più dal punto di vista delle quotazioni, soprattutto alla luce dei rincari di materie prime, energia, trasporti e packaging che stiamo affrontando in questo periodo”.

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