«Microgreens locali e bio, la nostra scommessa»

Li produce l’azienda Profarms con la tecnica dell'indoor vertical farming

«Microgreens locali e bio, la nostra scommessa»
Attiva da neanche un anno, l’azienda Profarms e i suoi microgreens biologici freschi sono già particolarmente apprezzati in tutto il Trentino-Alto Adige.



“Produciamo dieci varietà diverse di microgreens tra cui ravanello, pisello, amaranto, broccolo, cavolo, rucola – spiega a Italiafruit News Ulrich Kager, fondatore dell’azienda insieme a Patrick Sanin –  Ad acquistare i nostri prodotti sono principalmente gli chef, che ne apprezzano la freschezza, la coltivazione biologica e la provenienza locale. Prima del nostro arrivo, le forniture erano per la maggior parte olandesi”.


I fondatori Ulrich Kager e Patrick Sanin

L’azienda basa la sua produzione sul metodo di coltivazione indoor vertical farming, sviluppato a partire da un software aziendale. “Monitoriamo tramite pc o tablet tutti i parametri fondamentali per la crescita delle piante e scegliamo direttamente i livelli di irrigazione, ventilazione, altezza delle piante e grandezza delle foglie” illustra Kager.


 
Le piante crescono in un ambiente salubre e non necessitano dell’utilizzo di fitofarmaci: “Tutto inizia con i semi biologici che vengono dispersi su basi di lana di pecora prodotta biologicamente o su substrato di canapa. Cominciano a germogliare dopo pochi giorni. Grazie alla regolazione di irrigazione e ventilazione, non abbiamo mai registrato alcun attacco di patogeni, i nostri microgreens sono sani e di qualità” specificano i fondatori.



Nonostante ogni pianta segua il proprio ciclo vitale, il tempo medio di raccolta è di sette giorni per il ravanello e 27 giorni per la senape. La coltivazione è attiva tutto l’anno e consente un notevole risparmio di risorse e dello spazio per i terreni agricoli.



Tutti i prodotti sono raccolti compresi del substrato a base di canapa su cui sono cresciuti, per poi essere imballati in confezioni di cartone. “La nostra idea è vendere piante vive per assicurare la massima freschezza possibile nell’ottica del chilometro zero – sottolineano i produttori – poi realizziamo confezioni specifiche a 9 vaschette per gli chef e a 4 vaschette per i privati. Abbiamo appena iniziato le vendite online, per il momento raccogliamo i nostri prodotti due volte a settimana. Dietro ad ogni raccolta c’è un grande lavoro di pianificazione in modo da poter raccogliere contemporaneamente più varietà di microgreens”.



L’impianto di Microfarms produce 2 mila casse al mese e saranno introdotte a breve nuove varietà come il basilico. Presto Microfarms potrà contare anche sull’apertura di un nuovo impianto. L’azienda si promuove sui social tramite la pagina facebook e quella instagram, oltre ad organizzare visite aziendali dedicate. “Gli chef più giovani ci hanno trovato proprio sui social – concludono i fondatori – e oggi sono tra i nostri clienti più affezionati”. 

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