Casse relax, i retailer pensano ai più anziani

L'iniziativa dell'insegna olandese Jumbo, gli esempi in altri Paesi

Casse relax, i retailer pensano ai più anziani
Da un lato la necessità di rispondere alle sollecitazioni del mercato attuale che richiede  velocità nello shopping attraverso nuove formule espositive e sempre più e-commerce; dall'altro l'importanza di tenere in considerazione anche le esigenze della popolazione più "compassata", soprattutto se anziana. Per i retailer la sfida non è solo quella della modernità: significativo a questo proposito quanto avviene nel Nord Europa, con il governo dei Paesi Bassi che ha lanciato il programma "One Against Loneliness" per combattere  la piaga dell’isolamento delle persone, subito accolto dalla catena Jumbo. Ecco allora che in 200 supermercati, a partire dal prossimo anno, verrà lanciata l’idea della "cassa leggera" (Kletskassa) per chi vuole fare la spesa tranquillamente. 



Tradotto in soldoni, significa poter fare shopping lentamente, senza preoccuparsi di dover poggiare sul rullo, in tempi da record, i prodotti dentro il carrello; poter chiacchierare con la cassiera o il cassiere, senza pensare alla fretta della persona in coda. 

Nei Paesi Bassi sono 1,3 milioni le persone con più di 75 anni (su un totale di 17 milioni), e più della metà di loro afferma di sentirsi sola, come dimostra un sondaggio del 2019 della Statistics Netherlands.  L’idea del progetto è quella di "aiutare le persone a stabilire un contatto reale con i cassieri: un piccolo gesto molto prezioso», spiega  Colette Cloosterman-van Eerd, chief creative officer di Jumbo, la catena di supermercati che ha deciso di aprire le casse "relax": "I nostri negozi sono un importante luogo di incontro per molte persone e vogliamo giocare un ruolo nella riduzione della solitudine".



La condizione di solitudine  non riguarda solo la nazione dei tulipani. A livello globale, infatti, il 41% delle persone ha dichiarato di essere diventato più solo nei sei mesi precedenti, a partire da marzo 2020, quando è stato imposto il primo lockdown. Tanto che - ricorda il Corrierre della Sera - il metodo della "chat checkout" sta prendendo piede in diverse parti del mondo: in Scozia, ad esempio, il marchio Sainsbury’s ha aperto l’anno scorso delle "relaxed lanes file relax", casse in cui c’è il tempo per fare anche amicizia con gli altri clienti in coda mentre Tesco ha previsto "nastri" speciali per chi ha bisogno di più tempo, compresi i malati di patologie come l’Alzheimer. In Francia l’idea era stata sperimentata prima dei lockdown da un Carrefour. Toccherà presto anche all'Italia?

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