L'uragano colpisce gli agrumeti di Siracusa

Situazione critica in tutta la provincia. Opac Campisi: «Danni da valutare»

L'uragano colpisce gli agrumeti di Siracusa
L'uragano mediterraneo ha lasciato in pace la Piana di Catania ed il Messinese, contrariamente alle previsioni climatiche. Mentre ha colpito duro la provincia di Siracusa, altra zona a forte vocazione agrumicola della Sicilia. Si temono quindi conseguenze sulla campagna dei limoni e delle arance bionde e rosse.

“Tra venerdì e sabato – racconta a Italiafruit News Giuseppe Campisi, responsabile della produzione dell’Op Opac Campisi di Siracusa – abbiamo avuto condizioni climatiche disastrose con un vento impetuoso di oltre 50 nodi e piogge torrenziali che sono perdurati per oltre 24 ore. Per la prima volta nella mia vita mia, non sono uscito di casa”.



“Il vento ha soffiato dal mare contro la costa impedendo il deflusso di fiumi e canali, che sono straripati in diversi punti. Le campagne della provincia si sono allagate ed i danni sono ancora tutti da valutare. Per entrare nei campi, infatti, ci vorrà un po’ di tempo. Ma ci aspettiamo sicuramente qualche problema dovuto alle raffiche di vento e quindi legato allo sfregamento dei rami sui frutti”. 

“Per quanto riguarda invece i terreni dedicati a patate, la situazione non desta preoccupazione. Le semine devono infatti essere ancora realizzate”.



L'uragano ha solo sfiorato la "vicina" provincia di Ragusa con lievi danni e pochi disagi. Si segnalano canali ostruiti a Scoglitti e strade chiuse al traffico nell’Ipparino causa allagamenti, che hanno interessato anche gran parte delle serre della fascia trasformata. E poi ancora si segnalano allagamenti nell’Acatese e smottamenti a Ibla e San Giacomo

"La situazione è critica in tutta la provincia di Siracusa", commenta l'organizzazione agricola Confagricoltura che sta monitorando i danni: "Si segnala la completa distruzione degli ortaggi autunnali annegati in pieno campo. Completamente distrutti o estirpati anche i nuovi impianti di agrumi e si segnalano danni a serre e strutture. A Lentini, la furia del tempo ha tirato fuori perfino le tubature d’irrigazione principale, da una profondità di quasi un metro. Numerose sono le zone rurali devastate da acqua e fango". 



Nella Piana di Catania - dopo le piogge incessanti della scorsa settimana - si evidenziano "a Paternò strade completamente sparite, forti allagamenti, distruzione di tettoie e muri di sostegno - fa sapere l'organizzazione - A Palagonia l’esondazione del fiume ha completamente sepolto con acqua e fango i nuovi impianti di agrumi. Condizioni gravi si registrano a Scordia dove le aziende agricole si sono letteralmente trasformate in laghi".

"La Sicilia è in piena emergenza e queste situazioni si ripresentano, purtroppo, con sempre maggiore frequenza – conclude Confagricoltura – Nessuna regione, da Nord a Sud, è risparmiata da questi fenomeni, a dimostrazione della fragilità dei nostri territori. Prevenzione e messa in sicurezza vanno considerate una priorità a cui vanno dedicate adeguate risorse". 

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