«La settimana natalizia è partita sottotono»

Da Padova Verdeoro sottolinea una domanda ferma per gli ortaggi

«La settimana natalizia è partita sottotono»
Le festività in arrivo non sembrano sollevare l’andamento degli ortaggi all’ingrosso. “L’incertezza per gli acquisti è ancora tanta, stiamo vivendo un Natale decisamente sottotono rispetto ad altre annate” spiega a Italiafruit News Cristian But titolare di Verdeoro, società di commercio import export operante presso il Mercato Agroalimentare di Padova.

E continua: “Nonostante ci siano prezzi importanti sulla maggior parte degli articoli, la domanda è ferma: non c’è una corsa agli articoli come gli altri anni. Il clima è cambiato davvero tanto e anche i ristoratori prima di comprare ci pensano due volte, considerate le molte prenotazioni annullate”.



Tra i prodotti che vanno per la maggiore sia per il mercato italiano che per le esportazioni c’è l’insalata gentile: da tre settimane sta salendo di prezzo e, mentre a novembre si pagava 0,50/0,60 euro al chilogrammo, ora arriva quasi a 2 euro al chilogrammo. “Il cambio delle quotazioni è collegato direttamente all’andamento climatico – specifica But – questo perché il freddo ha rallentato la fase di accrescimento dell’ortaggio e i prezzi sono lievitati”.

Ad aumentare anche i prezzi di ciliegino e datterino, le cui quotazioni sono cresciute di circa 0,60 euro. “Considerate le temperature rigide in Sicilia ma anche in Spagna, in alcuni casi l’aumento di prezzo è pari a 1 euro al chilogrammo”.



Tra gli ortaggi che hanno risentito più di altri del maltempo ci sono ovviamente i carciofi: “La varietà Tema è quasi scomparsa mentre il Violetto lo stiamo vendendo a 0,80/1 euro a capolino. Dalla Puglia e dalla Sicilia arriva pochissima merce mentre Tunisia ed Egitto sono partiti in ritardo”.



But segnala come anche le zucchine stiano mantenendo prezzi altissimi: “Da circa tre settimane, le stiamo vendendo a 3 euro al chilogrammo – dice – e anche per il prodotto spagnolo il prezzo rimane alto”.
“In controtendenza – conclude – i cetrioli che hanno perso 0,80 euro di quotazione in appena un paio di settimane”.

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