Packaging, nuove frontiere con la tecnologia

Barzon di Gamma Plastic: «L'economia circolare alla base del nostro lavoro»

Packaging, nuove frontiere con la tecnologia
Nel 2021 l'ortofrutta confezionata ha continuato a crescere. Un trend sostenuto da più fattori, tra cui sicurezza alimentare, comodità nell'atto di acquisto e possibilità di comunicare al consumatore. Il packaging - in tempo di Covid - ha assunto un ruolo ancor più importante ed è un elemento centrale per le politiche di sostenibilità delle aziende. Ma quale materiale preferire? Quale soluzione scegliere? E come essere concretamente sostenibili? Ne abbiamo parlato con Andrea Barzon, direttore generale di Gamma Plastic, impresa padovana che produce packaging flessibili per ortofrutta.

Barzon, come emerge dalle indagini del Monitor Ortofrutta di Agroter la sicurezza è uno dei driver che guidano gli acquisti dei consumatori. Il pack alimentare può essere un'ulteriore garanzia?
Negli anni il packaging si è evoluto in più direzioni, in particolare nel suo aspetto fisico e nella comunicazione. In entrambi i casi l’obiettivo è rimasto lo stesso: garantire la sicurezza del prodotto, sia dal punto di vista alimentare che dalla scorretta manipolazione o furto. In senso morfologico, le confezioni sono cambiate per rispondere a nuovi criteri di sostenibilità, di logistica e di conservazione. Sicurezza del packaging significa infatti sicurezza del bene custodito al suo interno. Esteticamente le confezioni si sono raffinate ma molti packaging, tutt’oggi, comunicano in maniera sbagliata. 



Negli ultimi anni abbiamo visto il comparto orientarsi prima su un materiale e poi su un altro: l'impressione è che si sia fatto trascinare più da mode del momento che da scelte strategiche...
Diverse trasformazioni a cui assistiamo nel nostro settore sono indotte da molteplici ragioni, tra cui rispondere ad una esigenza spesso emotiva, ad esempio se c’è richiesta di materiali sostenibili, allora introduco solo confezioni in cartone. Il packaging amplifica o riduce il concetto di scelta sensoriale per l’ortofrutta, ma spesso assecondare alcune richieste del mercato porta a delle conseguenze. Pensiamo solo alla riduzione della visibilità del prodotto: e sappiamo bene quanto per l'ortofrutta sia importante vedere ciò che si acquista. In generale in tutte le confezioni viene garantita la sicurezza, ma questa non deve essere a scapito di altre funzioni, come quella estetica o di sostenibilità.

Un desiderio di sicurezza alimentare accentuato dalla pandemia, non trova?
Sicuramente ognuno di noi al supermercato si è sentito più tutelato nell’acquistare un prodotto confezionato. Ma il successo del prodotto confezionato non si esaurisce qui: oggi le confezioni sono l’unico strumento che i consumatori hanno per perfezionare le proprie scelte senza doversi affidare ad altre persone. Inoltre il packaging aiuta a diminuire lo spreco alimentare al punto vendita: meno prodotti vengono manipolati e meno scarti si registreranno.

Veniamo ai materiali. Da cosa deve essere guidata la scelta?
Una premessa. Tutti i materiali garantiscono una protezione da urti e furti, ma ognuno in maniera diversa. Se oltre alla sicurezza ci interessa anche comunicare il prodotto e preservare la sua qualità, in questo caso la scelta ideale è rappresentata dalle confezioni flessibili o semirigide. Sui queste ultime c’è infatti una qualità di comunicazione più elevata, ma la differenza viene fatta da quei packaging che preservano l’integrità e il sapore del prodotto. E su questo la plastica non ha rivali.



Però la plastica è decisamente sotto i riflettori: Francia e Spagna, per esempio, la vieteranno per confezionare l'ortofrutta...
Ci chiedono di privarci di questo materiale: ma alla base di questa richiesta ci sono false convinzioni sul suo fine vita e sulla sua riciclabilità. Il problema però non si elimina privandoci della plastica ma imparando a gestirla: la sfida è renderla indispensabile per il suo riutilizzo. Quando arriveremo a questo punto, avremo generato una nuova economia.

Insomma, voi nella plastica ci credete.
Ci crediamo per le sue proprietà indiscutibili, ma allo stesso tempo vogliamo dare un forte contributo alla filiera del riciclo. La plastica ha un ruolo determinante nella crescita economica di ogni Paese ed i professionisti nel settore ortofrutticolo ne sono consapevoli. In Gamma Plastic stiamo rivisitando i nostri modelli di packaging secondo una logica razionale, ovvero senza dover rinunciare ai requisiti di sicurezza, integrità, conservazione e comunicazione che abbiamo sempre assicurato. Il nostro impegno è usare il massimo delle tecnologie presenti sul mercato non per eliminare il prodotto plastica, ma perché possa mantenere la sua utilità con un minor impatto ambientale.

Una filosofia che si traduce in soluzioni concrete?
Proponiamo soluzioni che incontrano le nuove esigenze del mercato, con confezioni sostenibili, riciclabili e compostabili. Realizziamo packaging flessibili di origine plastica ma anche cartacea e compostabile. Ad esempio abbiamo realizzato una confezione per i funghi in film compostabile che ci garantisce compostabilità, ventilazione del prodotto e la sensorialità di un materiale molto simile alla plastica. Anche G-Bag, confezione realizzata in carta 100% da filiera certificata FSC ci sta dando molte soddisfazioni, così come la nostra tecnologia Freshmap, che permette ai diversi film un scambio di gas all’interno della confezione in maniera controllata. Infine, i nostri sforzi sono diretti anche alla riduzione degli spessori, ad oggi i nostri film arrivano a 15 micron, ovvero sono un quarto più sottili rispetto a quelli dei nostri competitor. I clienti capiscono il valore della plastica ma la vogliono contemporanea, migliorata e maggiormente performante: siamo pronti ad accogliere le loro richieste, sviluppando sempre di più la nostra ricerca.

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