Gdo, giù le vendite online

Gdo, giù le vendite online
Dopo tre anni di progressi ininterrotti, le vendite online della Gdo hanno subito il primo calo. A novembre il giro d’affari è infatti stato pari a 124 milioni di euro, un valore in calo del 18% rispetto allo stesso mese del 2020. Già ad ottobre c’era stato un deciso rallentamento della corsa (+1,6%) e a questo si è poi aggiunto il fattore puramente statistico che vede le vendite del Black Friday (26 novembre) incluse nel prossimo dato relativo a dicembre.

“Il mese di novembre si è chiuso in linea con quelle che erano le previsioni - spiega Mattia Cugini, product marketing associate director di Iri, la società che effettua la rilevazione per OsservaItalia - Questo è il primo segno meno degli ultimi tre anni, un risultato che non stupisce in quanto già ad ottobre erano squillati i primi campanelli d’allarme. Allarme che però deve essere contestualizzato, perché se è vero che i freddi numeri ci dicono che nell’ultimo mese il giro d’affari del canale online è stato di quasi 30 milioni di euro inferiore a 12 mesi fa, è altresì vero che a fine ottobre 2020 venivano emanati i Dpcm che portarono poi al coprifuoco e ad avere mezza Italia in zona rossa, una situazione che chiaramente favorì le vendite online”.
Ragionando invece sui dati del 2021 ed escludendo luglio ed agosto, è evidente come da maggio le vendite settimanali si siano attestate intorno ad una media di 30 milioni di euro, un dato abbastanza stabile, che potremmo interpretare come l’attuale “linea di galleggiamento” dell’e-commerce.



Analizzando le performance dei singoli mercati non stupisce che il mondo del food (ed in particolar modo il fresco) sia quello che ha registrato il trend maggiormente negativo. Basti ricordare che un anno fa lo stesso mercato faceva segnare un incredibile +200% rispetto al 2019. Sostanzialmente in pari il cibo per animali ed il cura persona, sostenuto dall’ottimo andamento dell’igiene orale, della cosmetica e delle creme corpo. Per il resto c’è da segnalare l’ottimo risultato dei prodotti dietetico/salutistici, in crescita di quasi 30 punti percentuali.
“Dal punto di vista del sostegno alle vendite, le insegne hanno tentato di contrastare il calo di traffico, aumentando la pressione promozionale (+4 punti) e la profondità degli sconti ad essa associata (+2 punti), senza però probabilmente ottenere la risposta attesa - prosegue l’esperto di Iri -  Ad un mese dalla chiusura dell’anno, il fatturato del canale online sfiora il miliardo e mezzo di euro, in crescita di oltre il 25% rispetto allo stesso periodo del 2020. Per dicembre è prevista una contrazione di circa 15 punti percentuali, con un giro d’affari che si attesterà a 160 milioni, portando il totale anno ad oltre un miliardo e seicento milioni”.

Attualmente le categorie in maggior sofferenza sono riconducibili al comparto fresco e freddo, con surgelati, formaggi, salumi, frutta e verdura a peso imposto, nella zona più rossa della classifica; in difficoltà anche il vino.
“Come già successo a novembre, i cibi per animali ed i prodotti per la cura della persona dovrebbero essere i due mondi a contenere meglio le perdite, ai quali si aggiungerà anche la cura casa - conclude Cugini - Relativamente ai servizi di consegna, per la prima volta in questo 2021 la performance del Click & Collect dovrebbe risultare decisamente più negativa rispetto al dato dell’Home Delivery”.

Fonte: la Repubblica