Francia, i primi giorni senza plastica per l'ortofrutta

Il Paese muove i primi passi verso l'eliminazione delle confezioni monouso

Francia, i primi giorni senza plastica per l'ortofrutta
Stop agli imballaggi in plastica per frutta e verdura in Francia. Dopo esser stata annunciata nei mesi scorsi (clicca qui per approfondire), la misura è entrata in vigore a inizio anno su tutto il territorio transalpino.
“E’ una vera e propria rivoluzione”, ha commentato il presidente francese Emmanuel Macron. Il provvedimento rappresenta la giusta spinta per il Paese francese che, entro il 2040, si è imposto l’eliminazione totale della plastica monouso.


Escluse dalla misura 30 varietà di ortofrutta – tra cui cetrioli, limoni, arance e piccoli frutti – che per ragioni di sicurezza e igiene potranno ancora essere avvolti nella plastica.
La nuova legge non riguarda neanche le confezioni più grandi (a partire da 1,5 chilogrammi), oltre ai prodotti lavorati di quarta e quinta gamma.

La nuova legge comprende ovviamente una misura di tolleranza per consentire l’esaurimento delle scorte: la frutta e la verdura prodotta o importata prima del 1 gennaio 2022 e confezionata in plastica, potrà continuare ad essere venduta per altri sei mesi.
A sottolineare l’importanza della misura adottata, sono i numeri: fino ad oggi un terzo dei prodotti ortofrutticoli in Francia sono venduti in confezioni di plastica e, come riporta l’Ansa “il divieto impedirebbe l’uso di un miliardo di articoli di plastica monouso ogni anno”.

Ad appoggiare integralmente la misura è stato il ministero dell’ambiente francese, che ha affermato come la Francia utilizzi “una quantità spropositata di plastica monouso e il nuovo divieto mira a ridurre l’uso della plastica usa e getta e ad aumentarne la sostituzione con altri materiali riutilizzabili e riciclabili”.



Ridurre l’utilizzo della plastica è il vero obiettivo perseguito dal governo di Macron all’interno di un programma d’azione pluriennale. Già nel 2021 il Paese aveva vietato cannucce, bicchieri e posate di plastica oltre alle scatole da asporto in polistirolo. Entro il 2026 tutti prodotti ortofrutticoli dovranno essere venduti senza imballaggi in plastica.

Le misure di sostenibilità non finiscono al reparto ortofrutta. Come anticipa la testata Lci dal 2023 non potremo più utilizzare le posate usa e getta nei ristoranti ma solo piatti riutilizzabili. Un nuovo obiettivo è in arrivo entro il 1 gennaio 2025: l'eliminazione degli imballaggi realizzati con polimeri o copolimeri stirenici, componenti che possono essere tossici se rilasciati nell'ambiente e che non possono essere riciclati. Packaging di questo tipo si possono trovare ad esempio sui prodotti freschi. Infine, entro il 2028 gli enti locali con almeno 2.000 abitanti dovranno eliminare tutti i contenitori di plastica per alimenti nelle mense scolastiche e universitarie, ma anche in alcuni servizi sanitari.

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