Da Italiafruit News a IFN, ecco cosa cambia

Selezione, Sviluppo e Sintesi, le nuove parole chiave dell'informazione

Da Italiafruit News a IFN, ecco cosa cambia
Da oggi chiamateci IFN. Non è solo il maquillage del logotipo e della grafica che vedete nella testata, ma è l’emblema del primo atto di un cambio di passo che “il primo network per i professionisti dell’ortofrutta” lancia dopo oltre vent’anni di onorato servizio.
Più SELEZIONE su ciò che può realmente servire agli operatori del settore, maggiore SVILUPPO delle tematiche - anche di cronaca - con approfondimenti professionali in ottica operativa, più SINTESI per rendere ogni news di immediata fruizione: questa è l’essenza del nostro pensiero per il futuro della comunicazione b2b. IFN vuole essere sempre più uno strumento per selezionare, approfondire e sintetizzare contenuti e, sempre meno, un contenitore di informazioni.

Questa esigenza deriva dall’evoluzione che l’emergenza pandemica e i connessi disagi ormai endemici hanno determinato anche nella vita di relazione a livello professionale. Questi, da una parte, hanno moltiplicato e moltiplicheranno ancor più in futuro il ruolo dei network on-line ma, dall’altra, hanno comportato un brulicare esponenziale di comunicati, informative, news o – più spesso – "pseudonews"; senza parlare delle newsletter, che nel nostro ambito professionale si replicano più veloci di Omicron e arrivano a qualunque ora del giorno e della notte, anche solo per informarti “che la campagna di raccolta del prodotto xy procede regolarmente e si attende una produzione nella norma che fa sperare in buone opportunità commerciali” (non è un’esagerazione, è lo stralcio di un comunicato ricevuto poco tempo fa). Oramai, alla bisogna, si celebrano i 23 anni dalla fondazione delle imprese, i 47 dall’ultima fusione e stiamo aspettando con trepidazione breaking news sugli onomastici degli amministratori delegati delle imprese importanti per fare una rubrica apposita, a cui aggiungere anche l’oroscopo del giorno.



Vi chiedete perché mi lamento e non sono viceversa felice, avendo tanto materiale da pubblicare senza fare troppa fatica? Mi lamento perché facciamo invece tanta fatica a selezionare ciò che merita di essere pubblicato, magari scontentando ogni giorno qualcuno che vorrebbe - non prendetevela, è solo un esempio - che la sua mirabolante nuova confezione finisse come notizia di apertura. Noi, viceversa, cerchiamo di fare servizi per capire se - e come - questo proliferare di formati, materiali e accoppiamenti porta valore, prima ai produttori di pack, che soffrono certo di dimensione di scala in queste realizzazioni di nicchia, poi ai realizzatori dei prodotti con cui vengono confezionati, che soffrono – viceversa – di scarsa valorizzazione della loro materia prima, non del pack e, infine, ai consumatori finali, soprattutto se pensiamo troppo alla confezione e, poco, al prodotto contenuto. Anche il baluardo della sostenibilità, anima dell’innovazione del packaging in questo periodo, andrebbe meglio precisato almeno rispondendo a tre domande: come? Per chi? Quanto? Ma questo tipo di informazioni si trovano a fatica nelle documentazioni disponibili, per cui si danno informazioni ma il rischio è che manchi la sostanza della notizia.



Ricerca di frontiera e innovazione sono sempre stati i miei credo professionali: Italiafruit News spedita via fax negli anni ’90, quando la posta era il vettore della stampa specializzata, credo sia un esempio lampante in tempi non sospetti. Per questo avverto oramai chiaramente che nel “nuovo mondo” delle relazioni digitali occorre un cambio di passo anche nella comunicazione. Se Facebook ha permesso ai “timidi” di approcciare il partner sognato, mentre qualche anno fa, nella discoteca di turno, non si sarebbero avvicinati oltre i due metri, così il networking on line permette a ogni operatore di inondare l’etere e le caselle di posta elettronica di informazioni più o meno roboanti, senza contare le fake news, generando nell’immediato ampia diffusione ma, data la mole e le difficoltà di verifica immediata, anche tanta confusione fra ciò che serve e ciò che è inutile o, peggio, dannoso. Ma come il “timido” è comunque atteso alla prova del primo appuntamento (isolamento fiduciario permettendo), così le imprese e gli operatori devono superare la prova dei fatti.



IFN si vuole perciò concentrare ancor più sui fatti, sull’essenza, per questo abbiamo scelto simbolicamente la sintesi dell’acronimo di Italiafruit News per la testata, mettendo in campo le migliori energie di una squadra di alto profilo professionale che opera nel mondo della ricerca e della consulenza a 360° nel comparto dell’ortofrutta, con supporti informativi unici ed esclusivi come il Monitor Ortofrutta di Agroter e la Think Fresh Academy, nell’ottica di SELEZIONARE ciò che giornalmente vi può essere utile, SVILUPPARE questi temi con approfondimenti mirati e professionali, SINTETIZZARE i contenuti in forma semplice e immediata per darvi modo di fruirne rapidamente.

Buona lettura e grazie della preferenza.

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