Val d’Esaro, l’ingrosso vicino al consumatore

«Due anni di vita e già 300 clienti fruttivendoli a cui offriamo il meglio della Calabria»

Val d’Esaro, l’ingrosso vicino al consumatore
Nel cuore della Calabria ionico-cosentina, spicca Val d’Esaro, un’azienda che crede fortemente sui prodotti che la sua terra ha da offrire tanto che si è posta la mission di valorizzarli. Fondata nel 2017 da Alessandra Pelosin e Maurizio Aita (in foto), ma operativa concretamente da due anni, la società di San Lorenzo del Vallo (Cosenza) si occupa di produzione, trasformazione e commercio all’ingrosso di ortofrutta. Dall’incontro di una veneta e un calabrese, entrambi con oltre vent’anni di esperienza nel settore, è nato un centro di rifornimento per fruttivendoli (circa 300 i clienti quotidiani, qualcuno proveniente anche dalla Campania) settore Horeca, Gdo, senza lasciare indietro il consumatore finale sia con la vendita diretta che attraverso l’e-commerce.



Per fare questo, Val d’Esaro conta su 15 dipendenti e 2500 metri quadrati di magazzino. “La struttura è stata inaugurata ufficialmente a dicembre 2019 – spiegano Aita e Pelosin – ed è divisa in tre aree: una parte dedicata alla lavorazione per il canale Horeca e grande distribuzione organizzata, un’altra trasformata in laboratorio dove realizziamo marmellate e sott’oli con prodotti freschi provenienti solo da produttori calabresi e infine un’area dedicata all’esposizione di ciò che proponiamo: clementine, arance, mele royal gala, mandorle, olive, pesche e nettarine. Solo questo è quello che produciamo noi. Tramite i soci conferitori riusciamo a vendere anche brassicacee, carciofi, zucchine, fragole e prodotti locali come cedro, bergamotto, annona, peperoncino rosso piccante e cipolla di Tropea”.



L’azienda coltiva seguendo il disciplinare di produzione della lotta integrata, che prevede un uso limitato di fitofarmaci per combattere parassiti, funghi e malattie delle piante. In più sono attenti alla formazione dei dipendenti e dei clienti rivenditori. “Organizziamo corsi perché crediamo negli operatori dei piccoli negozi e negli ambulanti: sanno fidelizzarsi i clienti raccontando la merce e consigliando ricette. In Gdo questo manca”.



I risultati raggiunti finora sono buoni: “Senza troppi exploit e tra mille difficoltà – conclude la coppia – ma stiamo crescendo. Il prossimo passo? Ci piacerebbe creare un canale per lo shop online dedicato ai rivenditori”. 

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