Finocchi, le quotazioni aumentano a tripla cifra

Il punto sul mercato alla produzione con Ismea: così gli altri ortaggi

Finocchi, le quotazioni aumentano a tripla cifra
I prezzi degli ortaggi si mantengono sostenuti nel mese di gennaio, dalle brassiche ai prodotti coltivati in serra il mercato nazionale alla produzione mostra - rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - quotazioni in deciso aumento. Ma il prodotto che, secondo le rilevazioni Ismea (settimana n.03 dal 17 al 23 gennaio 2022) mostra gli aumenti maggiori è il finocchio: con un prezzo di 0,87 euro il chilo, l'aumento è del 121% rispetto alla terza settimana di gennaio 2021. "La contrazione dell'offerta unita a una buona propensione al consumo da parte della domanda ha consentito una maggiore fluidità negli scambi - scrive a proposito del finocchio l'istituto - e i prezzi hanno teso al rialzo su tutte le piazze rilevate".



Per quanto riguarda gli ortaggi a foglia i listini sono poco mossi. "Per le indivie, incrementi di prezzo sono stati osservati solo nell'areale barese e brindisino a fronte di una offerta stabile cui è corrisposta una maggiore richiesta - dice Ismea - Una generale tenuta dei corsi è stata osservata per le lattughe. Da segnalare solamente la flessione che ha interessato il prodotto emiliano romagnolo e le tipologie romana e cappuccia napoletana, mentre per l'iceberg di provenienza barese e foggiana una migliore intonazione della domanda ha permesso alle quotazioni di beneficiare di rialzi. Mercato senza grosse variazioni per i radicchi sia in termini di volumi scambiati che di quotazioni, ad eccezione del tipo Chioggia e del Rosso a Verona, dove ai minori quantitativi affluiti sui mercati si è contrapposta una costante richiesta. Poche novità anche per gli spinaci, soltanto nell'areale foggiano le quotazioni sono risultate in aumento in virtù di una maggiore attività della domanda".



Quotazioni in aumento anche per i cavolfiori nel periodo analizzato, con una eccezione: il prodotto brindisino. Aumenta anche la produzione di carciofi e i prezzi flettono. "Tale andamento è frutto della generale flessione osservata per la tipologia catanese a fronte di una offerta sui mercati in aumento e di scarso profilo qualitativo unitamente ad una richiesta non adeguata - riporta Ismea - Stabili invece i prezzi per le tipologie tema e per lo spinoso sardo".



Gli ortaggi sotto serra scontano gli effetti del freddo, che hanno determinato un rallentamento della produzione con conseguente riduzione dei quantitativi immessi sui mercati. "Un rialzo delle quotazioni è stato osservato per le zucchine di provenienza laziale, melanzane e cetrioli a fronte di una offerta contenuta cui si è contrapposta una domanda stabile. Per le zucchine siciliane invece, dopo il forte incremento della seconda settimana di gennaio i listini si sono assestati al ribasso. Per il comparto del pomodoro una crescita della domanda ha favorito i prezzi per la tipologia tondo liscio rosso a grappolo, mentre per il ciliegino i prezzi hanno mostrato una flessione in virtù dei minori quantitativi richiesti. Stabile invece il tondo liscio".

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