La Trentina, c'è la firma per la fusione

Nuovo assetto cooperativo per innalzare le performance

La Trentina, c'è la firma per la fusione
L'aggregazione è di casa in Trentino. Febbraio si è aperto con la firma - da parte dei cinque presidenti delle cooperative socie del Consorzio La Trentina - dell'atto di fusione in un unico organismo centralizzato. Un passaggio coerente con l'alleanza con Melinda e il coordinamento di Apot.



Il nuovo assetto cooperativo - che ha unito la Cooperativa Valli del Sarca, la Cooperativa 5 Comuni, la Cooperativa Casa, la Cooperativa Cofav e la Cooperativa La Trentina - è finalizzato ad una maggiore efficienza e snellezza operativa a beneficio di tutti soci, oggi a quota 700. Il piano di sviluppo, spiega in una nota La Trentina, si focalizza su molti fondamenti strategici, in parte già in atto da due anni, come l’efficienza dei costi, tramite le sinergie tra Melinda e La Trentina, la commercializzazione e il marketing centralizzati, la qualità del prodotto e l’ammodernamento del mix varietale.

Lo scopo primario dell’organismo centralizzato sarà quello di migliorare il posizionamento de La Trentina con l’obiettivo di stabilizzare il valore del liquidato. L’ottimizzazione attenta dei costi inciderà, quindi, sull’innalzamento della qualità produttiva, consentendo di raggiungere risultati commerciali che permettano di garantire un livello di remunerazione soddisfacente del prodotto conferito dai soci. I benefici potranno giovare agli agricoltori soprattutto in stagioni come quella in corso, caratterizzata da situazioni produttive non ideali e, dunque, più difficile rispetto alle precedenti.



Come ha ricordato Roberto Simoni, presidente della Cooperazione trentina, ora si apre "una prospettiva importantissima per il mondo frutticolo trentino". E anche il neo presidente di Melinda, Ernesto Seppi, vede "un risultato positivo per l’intero comparto dell’ortofrutta perché ci renderà molto più competitivi sul mercato con una offerta più variegata". Per Michele Odorizzi, già presidente di Melinda e vicepresidente della Federazione, "si completa un lungo percorso nel tempo che ha portato dei risultati concreti. Oggi La Trentina è realtà che si approccia al mercato insieme a Melinda con una prospettiva davvero interessante. Mi auguro che sia un primo passo all’interno del mondo trentino per riuscire veramente a presentarci sul mercato come un territorio davvero unito".

"Questa tappa sancisce un traguardo significativo non solo per la nostra realtà ma anche - ha detto Rodolfo Brochetti, presidente del Consorzio La Trentina (nella foto sotto) - per tutto il sistema frutticolo trentino che si presenterà ancora più unito e stabile in un mercato altamente competitivo".



Efficienza e competitività, dunque, per nuove prospettive di business. Lo ha rilevato chiaramente il direttore generale Paolo Gerevini: "Presentarsi sul mercato come realtà unica e coesa permetterà, infatti, alla nuova cooperativa una gestione più semplice ed efficace del proprio business, anche nell’ottica di una collaborazione sempre più stretta e proficua con il Consorzio Melinda. In un mercato europeo delle mele ormai saturo, dove l’offerta supera la domanda – ha proseguito Gerevini – è fondamentale ottenere la massima efficienza e varietà performanti. La sinergia tra Melinda e la Trentina ha già dato risultati importanti sotto il profilo dell’efficienza e razionalizzazione dei costi, ora occorre centralizzare la gestione dei reparti chiave".



Il contesto ufficiale della firma dei cinque presidenti - Rodolfo Brochetti (la Trentina), Michele Roncador (cooperativa Casa), Luca Tomaselli (Cofav), Alessandro Toccoli (Valli del Sarca), Ciro Devigili (5 Comuni) – è stata anche l’occasione della consegna da parte di Ennio Magnani, presidente di Apot, di cinque targhe celebrative come riconoscimento dell’impegno di ciascuno per aver contribuito con passione e dedizione al raggiungimento di un traguardo così importante per la frutticoltura trentina. "Un Trentino unito ha più peso – ha chiosato Magnani – il merito va agli amministratori delle cooperative che hanno capito l’esigenza di percorrere questa strada".

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