Cannabis nella terra del pomodoro

Palma d'Oro di Cerignola ha dato origine ad un consorzio di lavorazione della canapa

Cannabis nella terra del pomodoro
Produrre pomodori ha le difficoltà che conosciamo tra il virus Tomato brown rugose fruit, le gelate tardive e l’aumento dei costi di produzione che colpiscono tutta la filiera. I prezzi ultimamente sono sostenuti a causa della minore produzione, ma le preoccupazioni per chi vive di questa coltura non mancano. Le condizioni avverse non fanno sconti neanche in un areale vocato come quello di Cerignola, in Puglia. Passare alla cannabis può essere una soluzione? Secondo la cooperativa Palma d'Oro, specializzata nella lavorazione del pomodoro, sì. 



La cooperativa è passata alla coltivazione della canapa e insieme all'azienda Bio Hemp Trade di Bari, un anno fa ha dato origine al consorzio Bio Hemp Farming, il più grande centro di prima trasformazione della canapa per produzioni agro-industriali in Italia che ha ottenuto la prima autorizzazione nel nostro Paese da parte del ministero della Salute per la lavorazione della pianta.  

Negli ultimi anni infatti il cannabidiolo (Cbd), sostanza presente nella cannabis, può essere utilizzato per produrre farmaci efficaci che curino diversi trattamenti e patologie. Da qui l’interesse per la cooperativa del foggiano di intraprendere una nuova strada e dedicarsi anche a questa coltivazione sfociata nel consorzio che questo venerdì, come riporta il Corriere della Sera, inaugurerà la seconda struttura del gruppo. 



Diventano 300 gli ettari totali di campi per la coltivazione della canapa, dove verrà prodotta una biomassa che sarà poi affidata a due officine farmaceutiche, le quali si occuperanno dell’estradizione del Cbd. 

Con questa iniziativa si completa il progetto del consorzio con sede a Teramo, che oltre a rivolgersi al settore industriale adesso si vuole concentrare sulla farmaceutica: «Circa un anno fa – spiega Pietro Paolo Crocetta, presidente di Bio Hemp Farming - abbiamo inaugurato la prima parte dello stabilimento, che lavora lo stelo della pianta. In un impianto produciamo fibra e canapulo: la prima è rivolta alle filiere per prodotti tecnici (carta, filatura) la seconda ai biomateriali per l’edilizia. Useremo invece la parte apicale della canapa, quindi fiori e foglie, per il segmento pharma".

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