Puglia, preoccupano i primi segni di siccità

Puglia, preoccupano i primi segni di siccità

Nonostante le precipitazioni di questi giorni, in Puglia si registrano già i primi segnali di siccità che fanno temere un ritorno al 2020, anno in cui la regione subì una drammatica carenza d’acqua. A creare questa situazione ha contribuito l’assenza di piogge in pianura associata alla mancanza di precipitazioni nevose sui rilievi, tranne eventi di piccola entità. Come conseguenza, i bacini idrici della regione mostrano casi di deficit idrico.

Confagricoltura Puglia mette così in guardia dai rischi di una primavera e una estate all’insegna della carenza d’acqua. Le riserve idriche risultano fortemente ridotte anche rispetto all’anno scorso, infatti, i principali invasi che riforniscono la Puglia registrano tutti meno riserve rispetto al 2020. Le rilevazioni effettuate sugli invasi apulo-lucani danno conferma di un riempimento decisamente più lento, dovuto ad un inverno particolarmente mite (vedi tabella).


In particolare, il bacino di Occhito sul Fortore ha una disponibilità di circa 26 milioni di mc in meno allo scorso anno, passando da 180 a 154,1 milioni di mc; Capaccio sul Celone registra una riduzione di 5,4 milioni di mc; San Pietro sull'Osento, perde 8,5 milioni di mc; Marana Capacciotti ne perde, invece, 6,4.


Per il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro “Bisogna uscire dalla fase emergenziale e intervenire per evitare che nel giro di pochi anni le coltivazioni, e di conseguenza le produzioni, soffrano l’assenza idrica in maniera irreversibile. È necessario un forte investimento nel riuso e nella riduzione degli sprechi. Il riutilizzo delle acque reflue può rendere disponibili risorse idriche aggiuntive, permettere l’utilizzo delle riserve presenti negli invasi per altri scopi e ridurre l’impatto degli scarichi nelle acque superficiali. Più della metà dei pugliesi soffre della carenza idrica nel periodo estivo e a farne maggiormente le spese sono gli agricoltori che, per far fronte alla richiesta di prodotti, assorbono più del 60% dei consumi di acqua della regione”.

Fonte: Ufficio stampa Confagricoltura Puglia