«Vi spiego perché il mercato europeo soffre»

Pezzo di Fruitimprese Veneto: «Le mele polacche hanno già invaso la Scandinavia»

«Vi spiego perché il mercato europeo soffre»
La crisi geopolitica attuale non lascia dormire sonni tranquilli, specialmente chi è solito esportare i propri prodotti all’est o vede rimbalzare sul proprio mercato di riferimento altre referenze europee solitamente dirette in Ucraina. IFN ha interpellato Stefano Pezzo (foto sotto), presidente di Fruitimprese Veneto per interpretare lo scenario attuale.

“L’export nazionale in Ucraina aveva giù subito un duro contraccolpo dopo l’embargo imposto dalla Russia otto anni fa. Avendo già rallentato di molto – spiega Pezzo – l’esportazione dal 2014 a oggi non era massiva in questa area, soprattutto perché le zone più a est del Paese, già filorusse, hanno smesso di importare dall’Occidente dai tempi dell’embargo”.



“Per quanto riguarda il Veneto, è solito esportare in Ucraina mele, pere, kiwi, alcuni tipi di verdura e altri prodotti provenienti dalle regioni del Sud Italia, essendo il Veneto in una posizione strategica che permette di accorpare più prodotti provenienti dalle zone vocate. Ora cerchiamo nuove destinazioni per la merce destinata all’Ucraina, ma la guerra di oggi ci danneggia soprattutto in maniera indiretta”.  



Il mercato più in sofferenza, dichiara Pezzo, è quello europeo, con la Grecia abituata ad esportare kiwi e pesche e nettarine in Ucraina mentre la Polonia le mele. Questa merce che inevitabilmente si sta riversando nel mercato Europeo crea forti ripercussioni sulla commercializzazione dei prodotti italiani: “Le mele polacche hanno già invaso i paesi scandinavi – dichiara il presidente di Fruitimprese Veneto-. Questo è un danno per le mele italiane perché come è noto in Polonia i costi di produzione e manodopera sono inferiori e quindi si propongono sul mercato a prezzi ridotti."



"Staremo a vedere l’evoluzione della situazione – conclude - ma l’aumento della concorrenza porterà ad una inevitabile diminuzione dei prezzi dei nostri prodotti sul mercato europeo”.

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