Gli autotrasportatori sardi tengono duro

Isola sotto scacco. Produttori ortofrutticoli preoccupati

Gli autotrasportatori sardi tengono duro
Gli autotrasportatori sardi tengono duro. Sull'isola il blocco continua e dopo quattro giorni con i camion fermi il mondo produttivo è in sofferenza.

“L’agitazione degli autotrasportatori sardi, che da alcuni giorni presidiano i porti dell’isola con una protesta dovuta ai forti aumenti dei carburanti e condivisibile nel merito, sta iniziando a creare pesanti problemi al comparto agricolo regionale sia sulle merci in arrivo e sia su quelle in uscita”, così dicono i presidenti regionali di Confagricoltura, Paolo Mele, di Cia, Francesco Erbì, e di Copagri, Ignazio Cirronis.

Dal mercato Agroalimentare della Sardegna, intanto, arriva un appello agli autotrasportatori: creare una corsia preferenziale per i prodotti freschi, per consentire spedizioni di referenze che rischiano di finire al macero.



C'è chi non raccoglie e chi era pronto per spedire. "Capiamo le ragioni della protesta, con gli attuali prezzi del carburante non non si può andare avanti. Ma questo blocco fa danno solo a noi produttori sardi", è l'amara costatazione di Salvatore Terzitta, produttore di carciofi di Valledoria, che così si sfoga con il quotidiano L'Unione Sarda. La sua merce è ferma in alcuni tir al porto di Porto Torres a causa della mobilitazione degli autotrasportatori. "Ho dovuto lasciare a casa 15 persone, sono seriamente preoccupato", conclude il produttore.

Ieri anche i corrieri hanno stoppato le attività in Sardegna. E gli autotrasportatori ribadiscono che sono determinati ad andare avanti: "Noi non molliamo". Le ripercussioni del blocco iniziano a vedersi anche nei supermercati della Sardegna: sui social si vedono diversi video di punti vendita che, per l'ortofrutta e i prodotti freschi, iniziano ad essere sguarniti.



A Roma, nel frattempo, c'è stata un'altra riunione del tavolo ministeriale coordinato dalla viceministra Teresa Bellanova. La vertenza tra governo e associazioni va avanti. Unatras, l’Unione delle associazioni nazionali più rappresentative dell’autotrasporto, ha sottoscritto il protocollo d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. La viceministra Bellanova ha discusso con i rappresentanti di categoria i testi delle norme che dovrebbero essere inserite nel provvedimento urgente che il Consiglio dei Ministri dovrebbe varare oggi.

Si tratta di un provvedimento emergenziale, ad hoc per l’autotrasporto, richiesto a gran voce da Unatras sul caro gasolio, che "aumenta ulteriormente l’attuale rimborso sulle accise e riguarda norme di settore necessarie al corretto riequilibrio delle condizioni di mercato delle imprese dell’autotrasporto - informa l'Unione - È stato anche annunciato che il Governo starebbe varando, nello stesso provvedimento, una misura aggiuntiva per ristorare le imprese dai costi esorbitanti del caro energia". Unatras, ribadendo l’apprezzamento per l’impegno profuso dalla viceministra Bellanova, che ha fornito gli elementi necessari a compiere una valutazione complessiva, ha deciso di sottoscrivere il protocollo d’intesa, che sarà sottoposto ai rispettivi organi, le cui riunioni si terranno nella giornata odierna.

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