Siccità, il Marocco rivede l’export verso l'Europa

Siccità, il Marocco rivede l’export verso l'Europa
Il Marocco ridurrà le proprie esportazioni di pomodori verso l’Europa per cercare di contenere l'impennata dei prezzi locali del prodotto, che è una componente chiave della cucina nazionale. Il fatto, riportato dai media locali tra cui l’emittente statale 2M, è probabilmente conseguenza dell’accelerazione dell’inflazione alimentare causata dalla attuale situazione geo-politica. In tutto il mondo, vari governi stanno procedendo a imporre limitazioni agli scambi esteri per garantire la disponibilità di prodotti sul mercato interno. Così, mentre l'Argentina blocca l'esportazione di farina di soia, l'Indonesia aumenta i controlli sulle vendite di olio di palma e l’Egitto vieta l'esportazione di alimenti delle lenticchie, il Marocco si unisce all’elenco. 



Il Paese nordafricano invia ogni anno circa 430.000 t di pomodori in UE, essendo, di fatto, il più grande fornitore esterno di questa referenza. Un podio che sembra non interessi più, per motivi quali la siccità, che nelle ultime settimane ha causato un aumento del prezzo degli alimenti freschi, che si trovano alla base della piramide alimentare della popolazione, che sono stati sempre tra i più economici. L’inflazione che ha colpito la nazione ha già fatto insorgere, seppure in casi rari, delle proteste.

2M ha affermato che la riduzione delle esportazioni potrebbe, addirittura, arrivare a ridurre del 50% il costo locale dei pomodori, arrivando a circa 0,46 €/Kg. Secondo quanto riferito da Goud.ma, con sede a Casablanca, il Marocco starebbe vietando anche l'esportazione di ceci che, insieme ai pomodori, sono gli ingredienti principali dell'harira, un piatto che molti marocchini consumano quasi quotidianamente.

Fonte: Bloomberg