Cultiva risparmia con il pallet pooling di Chep

Cultiva risparmia con il pallet pooling di Chep

Cultiva, azienda italiana di eccellenza e riferimento nel mondo del fresh cut, e Chep Italia, specialista nelle soluzioni di supply chain e nel pallet pooling, hanno deciso di rafforzare il proprio percorso di sostenibilità ambientale estendendo il modello di pallet pooling a quanti più volumi possibili movimentati da Cultiva in Italia e all’estero. 

Il ricorso al sistema circolare di CHEP Italia consentirà di centrare diversi obiettivi: diminuirà, innanzitutto, l’emissione dei quantitativi di CO2 legati al trasporto merci (fino a circa 40 tonnellate all’anno) evitando, inoltre, il disboscamento di alberi destinati alla produzione di pallet (fino a circa 40 alberi ogni anno) e la produzione di 5 tonnellate annue di rifiuti. Oggi il pooling rappresenta una delle principali leve per sviluppare la logistica sostenibile in Italia e per ridurre l’impatto ambientale del trasporto merci, attività destinata a crescere globalmente entro il 2050 di 2,6 volte rispetto al 2015 secondo l’Outlook 2021 dell’International Transport Forum. 


Promuovendo l’uso condiviso dei pallet e il loro riutilizzo, il pooling è infatti una concreta rappresentazione di economia circolare che favorisce la creazione di supply chain più efficienti con meno costi operativi e meno sfruttamento di risorse naturali. L’accordo è parte integrante di un programma di revisione della filiera attraverso cui Cultiva mira a raggiungere una carbon neutrality nell’arco di 5 anni. Nata più di 15 anni fa per la distribuzione dei prodotti in UK, la collaborazione tra CHEP e Cultiva fissa, oggi, nuovi traguardi. 


L’azienda di Taglio di PO (RO) che ha stabilimenti, uffici e aziende agricole in Italia, Nord e Centro America ha, infatti, deciso di estendere quanto più possibile a CHEP e al suo modello di pallet pooling i propri flussi logistici, confermando il proprio impegno teso a mettere la sostenibilità al centro del proprio business, dall’inizio alla fine, e non solo nell’ultimo miglio.

Fonte: Ufficio Stampa Cultiva