La siccità minaccia la crescita di aglio e cipolla

Delfanti: «Non piove da due mesi, il costo dell'irrigazione si sentirà sui prezzi»

La siccità minaccia la crescita di aglio e cipolla
La pioggia che non cade sta creando preoccupazione nei produttori di aglio, cipolla e scalogno. Tra questi Delfanti, che a Monticelli d’Ongina (Piacenza) ha la propria azienda agricola.

“Nel nord d’Italia è molto tempo che non piove – segnala a IFN il responsabile commerciale Francesco Delfanti (foto sotto) – e questa siccità mette in sofferenza la nascita delle semine di cipolla e scalogno. L’aglio è stato seminato tra ottobre e novembre e sta soffrendo perché sono due mesi che non piove”.



“Senza pioggia – continua – il bulbo va in stress e non cresce come dovrebbe. Inoltre, l’acqua è fondamentale nella fase della nascita. Se non c’è bisogna ricorrere all’irrigazione artificiale. In questo periodo di aumento dei costi però, non è la soluzione più economica perché gli irrigatori vanno a gasolio e consumano energia elettrica. Si tratta di costi aggiuntivi che potrebbero portare risultati non ottimali”. 

Non è detto però che la siccità possa causare meno prodotto: “Attraverso l’irrigazione si riesce a compensare la mancanza di pioggia, ma un altro problema è il costo elevato che si riverserà sulla merce. Il gasolio è aumentato del 70% rispetto allo scorso anno e non si può non tenerne conto”.



Con le bollette che lievitano e il carburante che non arresta la sua crescita, viene da pensare che i consumatori possano sopperire ai rincari preferendo referenze come aglio e cipolla che hanno un prezzo minore rispetto ad altri prodotti. “Per il momento – spiega il responsabile commerciale – abbiamo visto solo un leggero incremento delle vendite, ma non capiamo se è dovuto a una minore offerta sul mercato o se a maggiori consumi. Solitamente questi ultimi sono stabili e per ora non notiamo grande differenza tra la situazione che stiamo vivendo quest’anno e quella degli anni passati”.

Sul fronte aglio quest’anno non c’è stato nessun aumento delle superfici dedicate. “I produttori hanno temuto le spese visto l’aumento dei concimi – spiega Delfanti – a cui si è aggiunto il carburante, i fertilizzanti e l’energia elettrica. Questo ha bloccato gli agricoltori che volevano arrischiare nuove semine”.


                                                               Raccolta aglio 2021

Specializzata in cipolla borettana, aglio e scalogno l’azienda un anno e mezzo fa ha lanciato l’aglio certificato biologico: “Abbiamo ricevuto un riscontro positivo da questa scelta perché il consumatore è sempre più attento ai prodotti con poche sostanze chimiche”.



Ora, invece, l’obiettivo di Delfanti è proseguire valorizzando il prodotto con confezioni più accattivanti: “è importante risaltare sugli scaffali e per farlo cerchiamo di valorizzare le nostre referenze interamente nazionali”. 

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