La Tunisia vieta l'export di alcuni prodotti ortofrutticoli

La Tunisia vieta l'export di alcuni prodotti ortofrutticoli
Le autorità tunisine hanno deciso di vietare l'esportazione di alcuni prodotti ortofrutticoli, come patate, peperoni, pomodori e cipolle, tenuto conto della grande carenza registrata in termini di approvvigionamento e dell'esorbitante aumento dei prezzi registrato dall'inizio del mese di Ramadan.

Il responsabile della comunicazione presso il ministero del Commercio, Mohamed Ali Ferchichi, ha chiarito, in un comunicato all'agenzia Tap, che tale decisione è stata presa dal ministero verso la fine della scorsa settimana a seguito della mancanza di questi prodotti al mercato all'ingrosso, soprattutto durante i primi giorni del mese di Ramadan, assicurando che si è già registrato un miglioramento delle importazioni e un graduale ritorno ai prezzi abituali.

I dati ufficiali pubblicati sul sito del ministero rivelano che l'aumento dei prezzi ha oscillato tra il 5% e il 62% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Quello libico è il mercato di esportazione più importante per i prodotti agricoli tunisini, in quanto rappresenta circa il 60% delle esportazioni di frutta e verdura, principalmente trasportate via terra. La Libia rappresenta per la Tunisia un mercato dal valore di 39,9 milioni di dinari (quasi 12 milioni di euro), seguita dall'Italia per un valore di 3,8 milioni di dinari e dagli Emirati Arabi Uniti con un valore di 1,3 milioni di dinari. Le esportazioni di prodotti agricoli freschi rappresentano solo lo 0,3% delle esportazioni del Paese.

Fonte: Ansa