«Arance, abbiamo replicato il boom del 2020»

Alba (Oranfrizer): «Minore produzione, ma ricercate tutto l'anno»

«Arance, abbiamo replicato il boom del 2020»
“Le varietà tardive hanno subito un decremento produttivo”. È questa l’estrema sintesi di Sebastiano Alba, amministratore delegato di Oranfrizer, che fa parte di Unifrutti,  per quanto riguarda la campagna delle arance Tarocco, confermando il trend di calo registrato da Ismea (clicca qui per leggere l'articolo). L’ad rimane però positivo perché ha ottenuto risultati eccezionali dalla produzione a livello qualitativo, ha ampliato l’approvvigionamento, ha notato maggiori consumi, addirittura pari al 2020, e le quotazioni si sono dimostrate fino al 15% più alte.  

Le arance tardive lo scorso anno hanno subito uno stress legato a temperature troppo alte in primavera che hanno fatto cadere i frutticini fino a giugno. I 45 gradi che abbiamo vissuto lo scorso maggio e il successivo peggioramento delle temperature in estate – spiega a IFN - hanno bloccato l’allegagione, però dal punto di vista commerciale, come prevedevamo, l’annata è stata ineccepibile”.

Al momento i produttori della filiera di Oranfrizer stanno raccogliendo le arance tarocco Sciara, Meli e Sant’Alfio e termineranno attorno al 25 maggio.
Seguendo la tendenza di mandarini e clementine, apprezzate fino alla primavera inoltrata, anche le arance si spostano verso l’estate. “Negli anni abbiamo investito sull’innovazione varietale per allungare la stagionalità dell’offerta, puntando sulle cultivar precoci e tardive– continua Alba – le arance sono frutti consumati 365 giorni all’anno, non sono più i frutti dell’inverno, i consumatori le ricercano anche nei mesi più caldi essendo dissetanti, e finché disponibili le vogliono italiane”. 

L’azienda tra le più grandi e note nella distribuzione di agrumi non è immune ai rincari. “In questo momento tutti i costi in più li stanno assorbendo le realtà produttive. Penso ad esempio all’irrigazione che verrà avviata a breve. Per noi produttori avrà un prezzo molto più alto, ogni kilowatt costa il 200% in più rispetto ad un anno fa”. 
Costi che non possono non riflettersi sul carrello della spesa. “Faccio un encomio alla Gdo che cerca di mantenere gli stessi prezzi, cercheremo di dividerci i costi, ma gli aumenti per il consumatore prima o poi saranno inevitabili”.



Il boom del 2020, annata particolarmente buona per le arance, soprattutto quelle rosse, in seguito alla corsa per la vitamina C, è stato replicato. “A livello di vendite avevamo già mantenuto un ottimo risultato nel 2021 – continua l’ad –  e le vendite del 2022 sono in linea con i volumi del 2021 che a loro volta erano il 30% in più rispetto a quelle del 2019. Il frutto che ha performato di più è l’arancia rossa Tarocco. La distribuzione nel recente periodo è aumentata, ed è certamente spinta dall’apprezzamento dei consumatori verso i nostri agrumi italiani di altissima qualità".

E continua: "L’appeal, sia nel mercato italiano che internazionale, aumenta con la conoscenza delle peculiarità delle arance rosse siciliane. I consumatori le prediligono per il loro sapore vivace, l'ottima pigmentazione, il prezioso apporto nutrizionale (Vitamina C, antocianine), ma anche perché vantano una provenienza riconoscibile e d’eccellenza (Piana dell’Etna- Sicilia - Italia) ed hanno la buccia edibile”. 



I calibri hanno regalato soddisfazioni. “La pezzatura è buona e abbiamo avuto un prezzo medio migliore. I calibri più piccoli sono stati molto ricercati, soprattutto all’estero, dove gradiscono pezzi da 62 a 73 millimetri”. 

Terminate le arance rosse Tarocco, Oranfrizer proseguirà con la varietà Valencia fino a tutto giugno. “Quando non ci saranno più raccolti in Sicilia – conclude l’ad di Oranfrizer – punteremo sulla continuità dell’offerta e ricorreremo alle produzioni che in controstagione maturano in Sudafrica, manterremo alto il livello di selezione e di qualità degli agrumi estivi che distribuiremo, le arance e i limoni saranno chem-free con la buccia completamente edibile”.

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