Arrivano in mercato i kiwi Zespri SunGold

Il grossista Cortinovis: «Vendiamo i frutti a 30 euro al collo»

Arrivano in mercato i kiwi Zespri SunGold
Come avevamo anticipato nei giorni scorsi (clicca qui per approfondire) sono arrivati sui mercati i primi kiwi Zespri Sungold.



“Li abbiamo scaricati oggi (ieri per chi legge, ndr) per la prima volta – spiega a IFN Stefano Cortinovis, titolare dell'omonima azienda operante al mercato ortofrutticolo di Bergamo – si tratta di frutti molto desiderati dai consumatori. Li distribuiamo a circa 30 euro al collo in base ai calibri. Attualmente si lavora sul venduto e il prezzo è abbastanza alto, poi ne prossimi giorni tenderà ad assestarsi”.
Le quotazioni sono in linea con quelle degli anni precedenti e il prodotto potrà beneficiare dell’effetto novità sul mercato che spingerà le vendite.



Arrivano sempre dall’estero le pesche spagnole e marocchine. “Su questi prodotti non c’è ancora grande entusiasmo– specifica il grossista - anche a causa delle temperature che sono ancora basse, anzi faceva più caldo una quindicina di giorni fa”. Attualmente questi frutti sono venduti da Cortinovis in una media prezzo di 4 euro al chilogrammo.

Tra i prodotti italiani vale la pena citare gli agrumi provenienti dal territorio catanese. “Il colpo di fresco degli ultimi giorni ha rimesso in moto il Tarocco Meli – dice Cortinovis – vendiamo il prodotto di alta gamma a 1,50/2,50 euro al chilogrammo. Raggiungono quotazioni inferiori i frutti spagnoli ed egiziani da spremuta: hanno dei prezzi di aggancio ma sono articoli davvero marginali. Si vendono ancora bene anche le clementine spagnole e israeliane, oltre a piccole quantità di rimanenze italiane”.


In netto calo le fragole, le cui quotazioni sono crollate del 20-30% per il prodotto top di gamma mentre i frutti meno pregiati sono scesi anche del 30-50%. “Son le conseguenze di giornate con parecchia entrata di prodotto in mercato – conclude Cortinovis – infatti le raccolte sono proseguite anche durante i giorni di festa, quando il mercato era chiuso, causando un accumulo di prodotto. A seguire c’è stato il brutto tempo, che ha rallentato molto le vendite”.

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