«Albicocche, in Sicilia si parte col sorriso»

Italfrutta Distribuzioni: «L'assenza di gelate tardive ha favorito la produzione»

«Albicocche, in Sicilia si parte col sorriso»
“Quest’anno la produzione siciliana di albicocche e pesche/nettarine, è nella norma, in quanto non ci sono state gelate tardive che hanno colpito i principali bacini di produzione dell’isola”. A spiegarlo è Umberto Musso responsabile commerciale di Italfrutta Distribuzioni.



L’azienda, di base all’Ortomercato di Milano, ha instaurato negli anni rapporti estremamente solidi con i produttori siculi: “Come di consueto, all’inizio di ogni stagione commerciale, abbiamo verificato personalmente l’andamento produttivo in campagna. Nell’areale di Delia, fra i più importanti dell’isola, le piante sia di albicocche sia di pesche e nettarine mostrano un carico produttivo regolare, anche se in ritardo rispetto ad un anno normale di almeno una decina di giorni, a causa dell’inizio anno particolarmente freddo. Tuttavia, se le temperature si stabilizzeranno su livelli più alti rispetto alla media del periodo, è probabile che ci possa essere un recupero”.



“Anche nell’areale agrigentino – prosegue Musso – la raccolta è prevista in ritardo rispetto agli anni scorsi, ma c’è comunque un discreto ottimismo in quanto si prevede un prodotto eccellente in termini di quantità e pezzatura, anche se la situazione cambia in funzione della cultivar, soprattutto fra le albicocche, ma in linea di massima non dovrebbero esserci problemi”.


“Fra l’altro proprio in questi areali ci sono produttori all’avanguardia che coltivano albicocche sotto serra e che stiamo commercializzando da circa un paio di settimane, e devo dire che il riscontro da parte della clientela è fino ad ora positivo.”



Le aspettative dei frutticoltori sono tendenzialmente alte, in quanto è risaputo come la Spagna abbia subito danni importanti, e questa circostanza potrebbe aiutare a mantenere le quotazioni su livelli tali da poter assorbire i rincari ai quali gli agricoltori devono far fronte. Oltre all’aumento dei costi c’è preoccupazione per la scarsità di manodopera che sta creando problemi già in questa fase con il diradamento dei frutti, e questo è effettivamente un problema che interessa tutta la filiera, noi compresi, e che speriamo si possa risolvere”.

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