Subisce furto in azienda, la raccolta fondi la ripaga

Subisce furto in azienda, la raccolta fondi la ripaga
«La fiducia nel genere umano l’avevo un po’ persa, ma visto quello che sta succedendo l’ho riacquistata e riparto piena di grinta e di entusiasmo». Federica Coppe, 25 anni, dopo le fatiche del lockdown e delle restrizioni legate alla pandemia, ha deciso di lasciare il lavoro di commessa in supermercato e diventare imprenditrice. 

Ha avviato «Il Figher», una piccola azienda agricola che produce mirtilli e miele, ma il suo sogno rischiava di essere spezzato. Lo scorso fine settimana infatti è stata vittima del furto dei pannelli fotovoltaici e dell’impianto elettrico necessario a mantenere attivo l’impianto di irrigazione. Il 4 maggio però in suo soccorso, grazie a un crowdfunding che lei stessa ha lanciato su Facebook e Instagram, sono arrivate centinaia di donazioni consentendole di raggiungere in poche ore la cifra che serviva per ricomprare le apparecchiature. 



E non solo, per aiutarla sono scesi in campo anche il senatore leghista Giampaolo Vallardi e Savno (la società che gestisce i servizi ambientali in 44 comuni del Trevigiano) che si sono detti disponibili a sostenere la spesa per l’acquisto dei nuovi pannelli fotovoltaici.

Il successo della raccolta fondi
«Quando lunedì ho scoperto il furto – racconta Federica Coppe - mi è caduto il mondo addosso . È evidente che è stato qualcuno che aveva visto il mio impianto e sapeva esattamente dove mettere le mani. Mi ha distrutto perché io sono davvero all’inizio, devo ancora fare il primo vero raccolto e non ero davvero nelle condizioni di superare questa spesa imprevista». I ladri, che probabilmente hanno agito durante il fine settimana, hanno asportato «chirurgicamente» i pannelli solari posti sul tetto di un casone dove, insieme al papà, Federica ha realizzato l’impianto elettrico.

«Lo abbiamo fatto noi con l’aiuto di un amico elettricista, per risparmiare. E loro mi hanno rubato tutto: i pannelli, la batteria e l’inverter che alimenta la pompa per l’irrigazione a goccia. Senza l’impianto vedevo le mie piante in pericolo, perché sono 270 e non si possono annaffiare a mano». Federica era disperata ma è stato proprio in quel momento che le è venuta l’idea del crowdfunding: «Mi è venuta per disperazione, non lo nego. Avevo partecipato a varie raccolte fondi e ho pensato “perché no?”, in fondo anche la mia azienda e la mia situazione potevano essere meritorie. Però non mi aspettavo che la risposta sarebbe stata così grande e immediata». In poche ore infatti, l’obiettivo dei 1.500 euro delle spese era stato quasi raddoppiato e a farsi avanti è stata addirittura la Savno. «Mi ha contattato il senatore Giampaolo Vallardi per dirmi che ci tenevano ad aiutarmi. Sono rimasta sbalordita e sono davvero molto felice».

«Valorizzare il territorio»
A spiegare il perché di questo intervento è lo stesso senatore Vallardi, presidente della commissione Agricoltura e produzione agroalimentare in Senato: «La mission di Savno è valorizzare il territorio, nonché aiutare i giovani e chi investe nel fotovoltaico. Lo scorso anno, ad esempio, ha donato ai Comuni e alle scuole 150 alveari, ovvero 10 milioni e 500 mila api per ripopolare migliaia di ettari nella Sinistra Piave. 

Aiutare questa giovane imprenditrice è il minimo che possiamo fare». In attesa che gli aiuti dei suoi sostenitori arrivino, Federica è tornata a essere combattiva: «Non mi aspettavo tutto questo affetto – conclude -, ma mi ha dato una grandissima carica per ripartire con quest’azienda che voglio diventi il mio futuro».

Fonte: Corriere del Veneto