Vendite in Gdo, il de profundis di primavera

Ad aprile un'altra forte contrazione: i dati per categoria e area geografica

Vendite in Gdo, il de profundis di primavera
Anche aprile, come marzo, non riserva belle sorprese per il reparto ortofrutta della Gdo. I dati sono leggermente meno negativi rispetto al mese precedente, ma siamo ancora al di sotto di una performance soddisfacente.

Le vendite del totale reparto, nel quarto mese dell’anno, segnano ancora un saldo pesantemente negativo (-3,4% a valore e -8,7% a volume, contro un -7,7% e -13,7% di marzo). L’unica macro categoria che ribalta un po' i trend del mese precedente è quella dei prodotti servizio: il saldo per IV -V Gamma a valore è in pareggio, ma a volume c’è un guadagno quasi 2 punti (+1,9%), quando a marzo i risultati erano ben più pessimistici (-4,4% a valore e -4,1% a volume).



Le due macro categorie di prima gamma, frutta e verdura, perdono diversi punti percentuali (rispettivamente a valore e a volume -4,1% e -7,5%, -3,5% e -10,6%), recuperando qualcosa rispetto alla flessione pesantissima di marzo. Tuttavia, la differenza tra i trend a volume e quelli a valore evidenzia un aumento del mix prezzi di oltre 5 punti per il totale reparto, che scendono a poco più di 3 nella frutta e crescono a più di 7 nella verdura.
 
Sono ancora evidenti gli effetti degli aumenti dei costi per l’energia, le materie prime e la logistica che hanno caratterizzato i mesi precedenti e che hanno coinvolto principalmente le orticole. Il forte aumento dei costi - e dei prezzi - si riflette nel progressivo da inizio anno, caratterizzato da una perdita importante a livello di consumi e che sfiora la doppia cifra nel comparto verdure.



Trasversalmente allo Stivale, la situazione non è molto diversa nei quattro principali gruppi di regioni. Quello che sembra essere cambiato, fino a qualche mese fa, è l’andamento delle diverse aree geografiche: nel 2021 era il Nord Ovest a mostrare le maggiori difficoltà a livello di consumi (clicca per leggere “Vendite in Gdo, chi si salva e chi affonda”), con il Sud che beneficiava ancora di un canale tradizionale in difficoltà, che spingeva i consumatori verso la Gdo, con effetti positivi sulle vendite.



Nel 2022, almeno fino ad oggi, la situazione si è ribaltata. Il Nord Ovest perde (-6,5% a volume), ma in modo meno netto rispetto al resto delle altre aree, mentre il Sud è la zona con i trend più negativi (-12,9%). Questi potrebbero essere i primi segnali di un ritorno del consumatore del Mezzogiorno ai canali tradizionali, visto che la pandemia pare essere ormai un ricordo.

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