Meleti trentini, i danni ad una settimana dalla grandine

Gaiardelli (Codipra): «Danneggiati i frutticini, alta probabilità di frutti deformati»

Meleti trentini, i danni ad una settimana dalla grandine
Ad una settimana dall’intensa grandinata che si è verificata in Trentino, in particolare nei comuni di Predaia e Ville d’Anaunia (clicca qui per approfondire), i produttori hanno iniziato a fare la conta dei danni. I grossi chicchi di ghiaccio hanno colpito i produttori di mele, danneggiando in particolar modo i frutticini che si erano già formati sulle piante.



Ne abbiamo parlato con Giorgio Gaiardelli, presidente di Codipra (Consorzio per la difesa dei produttori agricoli), oltre che titolare dell’azienda agricola Solena, estesa su sei ettari a Predaia (Trento).



“La grandinata ha avuto sulla mia azienda un vero e proprio effetto nefasto – spiega a IFN – tutte le piante di mele sono state colpite, considerato che non abbiamo coperture. Ad oggi ancora non riusciamo a quantificare il danno ma i frutticini erano già di 14/15 millimetri e ne sono usciti fortemente danneggiati”. E continua: “Ancora non capiamo se cascheranno dalla pianta o se rimarranno attaccati: i frutti che si svilupperanno saranno in ogni caso fortemente deformati”.



Non solo Predaia ma anche i meleti di Contà sono stati fortemente colpiti dalla grandine: “Ad occhio è stata colpita da questo evento atmosferico avverso un terzo della Val di Non e, considerato che solo il 15% della superficie è coperta, i danni saranno numerosi”.
“Anche a maggio 2021 c’era stata una grandinata ma questa è stata decisamente più violenta e con molta meno acqua, è stata una concentrazione di chicchi di ghiaccio – aggiunge – iniziamo a farci delle domande su come il clima della nostra zona stia profondamente cambiando”.



Fortunatamente la maggior parte dei produttori trentini è assicurata ma iniziano a farsi strada anche gli investimenti nella difesa attiva: “Se il clima continuerà a farci di queste sorprese, penseremo a come tutelare gli impianti con coperture ad hoc. In realtà si tratta di un’idea che stiamo portando avanti da tempo ma ora è giunto il momento di accelerare”.

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