«Albicocche precoci, minor produzione ma gusto ottimo»

L'azienda agricola Zavoli: «Prezzi soddisfacenti, ma ci aspettiamo un calo»

«Albicocche precoci, minor produzione ma gusto ottimo»
Il caldo è arrivato in Romagna con temperature decisamente estive, e con lui anche le primissime varietà di albicocche. L’azienda agricola Zavoli di Poggio Berni (Rimini) e socia di Agribologna ha iniziato la raccolta la scorsa settimana delle Wonder Cot, che soddisfano il produttore per i primi risultati della commercializzazione, nonostante una produzione non piena. 

“In questa prima fase – spiega Stefano Zavoli, il titolare della società  – il mercato premia varietà come questa che hanno un sapore decisamente superiore rispetto ad altre in commercio. I consumi infatti sono partiti bene con questo tipo di prodotto, ma non si può dire lo stesso per altre varietà provenienti da altri areali, per cui scende la domanda”. 



Le precoci come Wonder Cot e Pricia però, non riescono a raggiungere la piena produzione. “Il freddo si è fatto sentire e le gelate hanno danneggiando circa il 30% della produzione, ma fortunatamente non ha causato problemi ad altre varietà come Nirosa F1, al secondo anno di produzione, e Ariel”.

Complice le temperature crescenti, il consumatore è invogliato all’acquisto. “Il prodotto si vende bene se ha un buon sapore - continua il produttore - come le nostre albicocche che cerchiamo di produrre con un elevato grado brix e un aroma particolare”. 



I prezzi da inizio campagna sono soddisfacenti. “Ci aspettiamo un ridimensionamento rispetto al 2021 perché lo scorso anno le quotazioni erano più alte per via dei problemi legati al gelo, ma ci auguriamo non sia drastico”.

Maggiori problemi si intravedono per le pesche che inizieranno la loro stagione tra qualche settimana: “La produzione sembra nella norma – conclude Zavoli – ma con questo caldo anomalo per la stagione il frutto sta rallentando la sua crescita dopo una prima fase di accrescimento veloce”.

La produzione dell’azienda agricola Zavoli copre 20 dei 70 ettari totali, assorbiti da mercati all’ingrosso, e Gdo, in larga parte italiana. 

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