«Come abbiamo riscritto il vecchio modello dell'ortofrutta»

Palella (Citrus): «Biodiversità, sostenibilità e comunicazione pop sono le nostre armi»

«Come abbiamo riscritto il vecchio modello dell'ortofrutta»
Tutela della biodiversità, sostenibilità e tanta comunicazione “pop”. Con queste mosse è cresciuto l’impegno di Citrus – L’Orto Italiano nel riscrivere il classico modello dell’ortofrutta.
A raccontare il percorso di crescita aziendale, oggi società benefit, è stata la giovane ceo Marianna Palella, intervenuta al talk “Retail food” organizzato dalla prestigiosa Rcs Academy in collaborazione con il Corriere della Sera.

“Siamo nati con l’obiettivo di tutelare la biodiversità italiana tramite la valorizzazione di prodotti ortofrutticoli sconosciuti, come ad esempio il limone verdello – ha spiegato la giovane manager – è un prodotto tipico siciliano che, considerato il mancato sbalzo termico dell’isola, non si colora del tutto e spesso veniva confuso con il lime, quando non abbandonato sulle piante. Grazie al nostro percorso di comunicazione, siamo riusciti a riportare il Verdello nei banchi della Gdo: si tratta peraltro di limoni non trattati, di cui si può utilizzare anche la buccia per infusi detox o altri utilizzi alimentari. Proprio nella buccia si trova infatti il limonene, che è la sostanza più preziosa del prodotto”.



Comunicazione, quali asset seguire

Non è importante solo comunicare, bensì ragionare su come farlo. “Ci siamo impegnati per introdurre un’importante innovazione di valore – ha detto Palella – siamo andati oltre al semplice claim salutistico dei prodotti ortofrutticoli, abbiamo raccontato le loro origini e le loro caratteristiche. Io e mia madre (Paola Pappalardo, ndr) ci siamo messe in gioco in prima persona perché volevamo vedere un cambiamento nel settore, date le tante opportunità ancora non colte”.



Anche se oggi c’è già una nicchia di mercato informata e disposta ad investire su prodotti di qualità, la comunicazione rimane infatti un asset fondamentale per la crescita. “Siamo partiti con la comunicazione in un punto vendita e con la voglia di sensibilizzare il consumatore – ha sottolineato la ceo di Citrus – nel giro di poco tempo in molti hanno iniziato a credere nel nostro progetto e in sei mesi il nostro fatturato è arrivato a 2 milioni di euro”. E continua: “Con lo storytelling ragionato, crediamo di poter dare un futuro all’ortofrutta italiana. E’ importante raccontare cosa ci sia dietro ai prodotti che vengono acquistati, ovvero innovazione tecnologica, professionalità, conoscenze, intere generazioni che dialogando. Stiamo cercando di adottare un linguaggio comunicativo il più possibile ironico: è con l’ ironia che facciamo riflettere le persone sull’importanza di un’alimentazione sana e di regolari visite mediche”.



L’azienda non è nuova a iniziative spiritose come Limoniamo? o a ‘mettere la cravatta’ ai broccoli , oltre a numerose partnership con il mondo del cinema, della moda, dello lifestyle o del divertimento. “Con le nostre collaborazioni, vogliamo andare oltre l’autoreferenzialità dell’ortofrutta e trovare nuovi pubblici a cui parlare – ha aggiunto la manager – per questo utilizziamo tutti i canali disponibili: online, offline, influencer marketing, cross-selling etc”.

Sostenibilità, una carta vincente



L’azienda è pronta a giocare le sue carte anche in ambito sostenibilità. “Abbiamo la fortuna di essere nati sostenibili – conclude Palella – già prima di diventare società benefit facevamo già il bilancio di sostenibilità, oltre a sostenere la ricerca scientifica e ad eliminare gli sprechi tramite esempi concreti di economia circolare come il pooling delle nostre cassette”.

Vera e propria anima dell’azienda rimane la scoperta di prodotti tradizionali, anche se ai più sconosciuti. Per esempio ultimamente Citrus L’Orto Italiano ha sostenuto la prima filiera bio italiana dello zenzero in Sardegna e nelle Marche, commercializzando prima il prodotto fresco, poi in versione secca.

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