«Frutta: volumi buoni, favorire le vendite»

But (Verdeoro): «Abbassare i prezzi rimetterebbe in moto tutta la filiera»

«Frutta: volumi buoni, favorire le vendite»
I volumi di frutta non mancano sui mercati all’ingrosso: perché allora non andare incontro ai consumatori abbassando i prezzi? Se lo chiede Cristian But titolare di Verdeoro, società di commercio import export operante presso il Mercato Agroalimentare di Padova.

“C’è tanta frutta sui mercati, considerata la stagione esente da problematiche climatiche – spiega a IFN – bisognerebbe dare la possibilità ai consumatori di conoscere la stagionalità di questi prodotti e facilitarne l’acquisto con prezzi ridotti. Anche la Gdo dovrebbe mettersi dalla parte dei consumatori dato che la merce non manca e non ci sono particolari difficoltà di reperimento”.



E continua: “Abbassare i prezzi per favorire le vendite rappresenterebbe una situazione ideale per tutta la filiera: da un lato per le famiglie italiane che stanno facendo i conti con una profonda crisi economica ma anche per i fornitori, costretti a gestire pesanti costi di produzione e continui rincari delle materie prime. Non è la prima volta che li sento parlare di mancato riscontro nelle vendite e in molti preferiscono chiudere l’azienda anziché continuare in queste condizioni”.



Venendo ai trend commerciali, il grossista definisce le vendite ‘costanti’ per quasi tutti i prodotti.
Se lo scorso mese i prezzi del melone erano schizzati alle stelle, ora si sono stabilizzati su quotazioni più basse: Verdeoro commercializza il melone retato nella fascia prezzo 0,60/1 euro mentre il liscio viaggia sui 2 euro.
“Per quanto riguarda le pesche e le nettarine provenienti da Puglia e Campania, la domanda è decisamente più alta per le nettarine – dice But – E’ già iniziata anche la stagione dell’uva da tavola ma il consumo è molto blando e le quotazioni non soddisfano i produttori”.



Anche sul fronte ortaggi non si registrano oscillazioni rilevanti: la lattuga gentile è commercializzata su 0,80/1 euro al chilogrammo mentre le zucchine arrivano a 1/1,50 euro al chilogrammo.

L’offerta dei pomodori si divide tra il prodotto di fine stagione siciliano e quello fondano.
“In generale le quotazioni più alte sono riservate ai prodotti fondani, mentre sono in calo quelle dei prodotti siciliani – commenta il titolare di Verdeoro – parliamo di circa un euro di differenza sul datterino e di 0,50/0,60 euro per il ciliegino”.

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