Asparago pugliese, fine campagna amaro

De Filippo (Futuragri): «Produzione ridotta per lo sbalzo termico»

Asparago pugliese, fine campagna amaro
La campagna dell’asparago quest’anno si è rivelata un bagno di sangue nell’areale foggiano. Lo spiega a IFN Giuseppe De Filippo, responsabile commerciale di Futuragri, azienda ortofrutticola specializzata nella produzione di asparagi coltivati su 600 ettari. “La stagione di raccolta è già alle battute finali quest’anno, perché non vale nemmeno la pena raccogliere il prodotto”. 

“La campagna – prosegue De Filippo – è iniziata con molto ritardo e questo già ha comportato delle difficoltà. Poi si è aggiunto l’eccessivo caldo tutto in una volta. Il passaggio dal freddo di marzo e aprile al caldo del mese di maggio ha determinato una minore produzione. Parliamo di circa il 25-30% in meno rispetto all’anno scorso”.



Non è andata meglio sul fronte quotazioni. “I prezzi sono stati bassi e riuscivano a malapena a coprire i costi sempre più alti per imballaggi e trasporto. Abbiamo registrato un 25% di prezzi in meno, perché quando si concentra il prodotto in pochi giorni la campagna non può essere positiva. Questo significa che l’asparago ha perso quantità ma anche valore”.

Non solo una raccolta iniziata in ritardo, ma anche conclusa in anticipo: “I prezzi sotto costo e i consumi limitati hanno disincentivato la raccolta che è molto costosa per questo prodotto”. 



Una referenza particolarmente apprezzata dal mercato sono le punte confezionate. “Il 40-45% del nostro fatturato deriva dal prodotto già pulito e proposto in vassoi di diverse grammature, dai 200 ai 500 grammi, con punte che vanno dagli 11 ai 15 centimetri”.

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