Cipolla di Giarratana, esordio anticipato nei mercati

L’Azienda Fagone: «Prodotto dalle caratteristiche uniche ma attenzione al fac-simile»

Cipolla di Giarratana, esordio anticipato nei mercati
L’oro bianco di Giarratana, come viene definita la cipolla tipica dei monti iblei, come ogni anno a luglio fa il suo esordio nei mercati regionali e nazionali, ma quest’anno le temperature particolarmente alte delle prime settimane estive hanno anticipato l’esordio commerciale. 
A confermarlo a IFN Giusy Noto, responsabile commerciale dell’azienda Fagone che dedica oltre 4 ha alla cipolla di Giarratana. “La commercializzazione, solitamente, avviene tra luglio e fine agosto ma da qualche anno si registra un anticipo di 20 giorni, forse dovuto all’innalzamento medio delle temperature che hanno influito sulla maturazione del prodotto, però la qualità e le caratteristiche organolettiche sono immutate”.



“Nonostante ciò, è imprescindibile - afferma Noto – tutelare la stagionalità del prodotto e il sapore di un bulbo unico, caratterizzato da una polpa bianca particolarmente dolce e dalle dimensioni notevoli, infatti una singola cipolla può raggiungere anche i 3 kg di peso e un’altra caratteristica inconfondibile è la forma leggermente schiacciata. Distribuiamo la nostra cipolla nei mercati all’ingrosso e nel retail tradizionale”.
Viste le inconfondibili caratteristiche organolettiche e Il forte legame con il microclima collinare delle vallate dei monti iblei il prodotto è stato insignito dal presidio Slow Food, elemento di grande valore. 



“Questo riconoscimento - dichiara la responsabile commerciale dell’azienda Fagone - è un valore aggiunto ad un prodotto che è rimasto immutato anche nelle tecniche di coltivazione e vuole restare legato alle tradizioni tramandate da lungo tempo negli areali iblei. Ma nonostante ciò ci stiamo imbattendo in una pratica che ci permettiamo di definire sleale: molti commercianti ci confermano che sul mercato arriva un prodotto volutamente “fac-simile” al prodotto ibleo. Questo inevitabilmente crea una concorrenza sleale e molto insidioso per le aziende come la nostra che hanno uno spazio commerciale di soli quattro mesi”.

Tecniche di coltivazione

La semina viene effettuata in un semenzaio a fine ottobre e come tramandano le usanze agricole si dovrebbe seminare al crepuscolo, durante il plenilunio o con luna calante. Tra febbraio e marzo si procede con il trapianto, con sesto di impianto 10x10, per poi iniziare la raccolta inizi luglio. Si potrebbe seminare direttamente nel terreno, ma si tende a usare un semenzaio per poi trapiantare le piantine in febbraio-marzo. Essendo una cipolla che richiede e assorbe tanta acqua tende ad essere molto delicata, non ha una shelf-life molto estesa come altre tipologie e richiede accortezza nelle fasi di raccolta e trasporto perché tende ad ammaccarsi. 
Ogni cipolla può pesare fino a 3 chilogrammi ma per il mercato e l'esportazione – confermano dall’azienda Fagone - la cipolla di Giarratana più richiesta è quella di medie dimensioni da 500 grammi o da 1 chilo”.
La cipolla di Giarratana si consuma fresca in un breve periodo dell’anno e questo potrebbe essere un punto a favore del prodotto che tutela la sua stagionalità, ma le aziende come Fagone, da qualche anno, dedicano parte del raccolto alla trasformazione, come creme, paté e ketchup bianco in agrodolce, in modo da non far dimenticare, durante l’anno, il sapore della Giarratana ai consumatori.

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