La Puglia scommette sul kiwi giallo

Verna Country Farm investe in un innovativo impianto con Op Gfg

La Puglia scommette sul kiwi giallo
Non solo ciliegie e uva da tavola, la Puglia ha tutte le carte in regola per diventare anche terra di kiwi. Ne è convinto l'imprenditore Antonello Verna che, con la sua Verna Country Farm, ha deciso di investire su questo frutto: un unico moderno impianto di otto ettari nuovo di zecca nell'agro di Turi dove cresceranno kiwi a polpa gialla.



"Abbiamo condotto analisi dei terreni e delle acque: le condizioni sono favorevoli - spiega a IFN - I terreni sono molto drenanti, i ristagni idrici, al contrario di altri areali, non sono un problema. La richiesta commerciale di questi frutti è sostenuta, investire in questa direzione mi sembra una buona strategia".

Il progetto è portato avanti in collaborazione con la nuova OP Green Farmers Group, il cui amministratore delegato è Ilenio Bastoni, e l'anno prossimo si estenderà anche alla pera Eden. Entrambi i progetti sviluppati dall'Op sono strategici in termini di innovazione e sostenibilità; dalla campagna 2023/24 saranno disponibili le prime quantità sul mercato sia nazionale che estero.



Verna Country Farm, inoltre, aderisce all'Op Giuliano Pugliafruit per l'uva da tavola e all'Op Puglia Viva per ortaggi e angurie. L'azienda è infatti specializzata in carciofi, cavoli, verze, cime di rama, broccoletti, uva da tavola, caco mela e angurie, il cavallo di battaglia dell'impresa che ne produce circa novantamila quintali all'anno. L'ultima scommessa, come detto, è il kiwi.



"Il nostro sarà un impianto vetrina, il primo di questo tipo in Puglia: struttura coperta, irrigazione automatizzata, davvero un impianto moderno - illustra Verna - Mettendo a dimora piante in vaso speriamo di raccogliere i primi kiwi a novembre 2023. E' una varietà brevettata a polpa gialla, molto produttiva, che a regime ci dovrebbe dare circa 500 quintali per ettaro".



Investire sul kiwi, osserva l'imprenditore, fa parte della strategia aziendale. "Il futuro per un'impresa ortofrutticola è diversificare tanto - rimarca Verna - Con il clima che cambia le fregatura sono sempre dietro l'angolo e fare una monocoltura è rischioso: il mio obiettivo è strutturare 4-5 rami d'azienda avendo più prodotti su cui contare".



Infine una riflessione sulle angurie. "Finora è stata una bella stagione: prezzi nella norma, ma consumi vivaci - conclude Antonello Verna - Dal Nord Europa le richieste ci sono, mentre il mercato nazionale è sempre più avaro di soddisfazioni".

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