Covid, peggio che nel mezzo della pandemia

Contagi di massa, magazzini ortofrutticoli sotto pressione

Covid, peggio che nel mezzo della pandemia
I contagi si diffondono a macchia d'olio, in modo particolare nei luoghi di lavoro. E la situazione nei magazzini ortofrutticoli è peggio che nel bel mezzo della pandemia, quando si faceva i conti con le misure di restrizione e le giornate erano scandite dal bollettino quotidiano del Ministero della Salute. A proposito di bollettini, gli attualmente positivi sono oltre 1,3 milioni – almeno quelli che hanno segnalato il contagio – e la crescita dei casi nelle ultime settimane è stata repentina.

La pressione negli ospedali e il numero dei decessi, per fortuna, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella del 2020 o dello scorso anno, ma il mondo del lavoro è quello più in sofferenza. Nei magazzini di lavorazione dell'ortofrutta, per esempio, si registrano situazioni piuttosto complicate da gestire.



I casi di Covid-19 stanno mettendo a dura prova i turni di lavoro, sia nelle grandi cooperative che in realtà più piccole. Con la campagna della frutta estiva che sta entrando nella fase cruciale – e una carenza di manodopera che continua a manifestarsi nei campi così come negli stabilimenti – il colpo di coda della pandemia è un'ulteriore difficoltà.

Ci sono imprese che nel giro di pochi giorni hanno dovuto riorganizzare tutto il proprio personale operativo, perché le assenze per Coronavirus hanno superato il 40%. Situazioni al limite, affrontabili solo con straordinari e abnegazione degli addetti. Una situazione, come è ovvio che sia, che si riflette nei vari anelli della filiera, dalla logistica alla distribuzione, e che crea più di un grattacapo in un momento già di per sé difficile.

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