Robot con le ali per impollinare il pomodoro in serra

Le soluzioni di Arugga Al Farming per tutelare gli insetti e garantire le produzioni

Robot con le ali per impollinare il pomodoro in serra
La morìa delle api spesso finisce nei titoli dei giornali generalisti. Più in generale la salvaguardia di tutti gli insetti impollinatori è un grande tema cruciale per l’ortofrutta. Ma su questo fronte anche la tecnologia può giocare un ruolo importante grazie ai robot. Proprio così, robot capaci di impollinare le piante e di operare in ambienti potenzialmente ostili per gli insetti, come le serre. In questo modo la tecnologia dà supporto alla produzione ortofrutticola ma salvaguarda anche il benessere degli insetti.
Gli impollinatori, infatti, sono messi a dura prova dal cambiamento climatico ma spesso anche le attività dell’uomo li mettono a rischio. Ad esempio quando vengono adoperati nei cicli colturali che prevedono temperature estreme. I bombi sono le api più resilienti e hanno un intervallo di temperatura ottimale tra i 10 e i 28°C ma, nonostante ciò, quando operano in cicli colturali protetti dove le temperature sono più alte la loro efficienza come impollinatori si abbassa drasticamente perché vanno in sofferenza. Così si riduce anche la percentuale di impollinazione del fiore.



Ad esempio, in Australia l’utilizzo dei bombi è vietato quindi il processo di impollinazione è completato a mano: l’impollinazione manuale è molto efficace ma estremamente costosa, così i produttori stanno sollecitando il governo per introdurre esemplari di Bombus terrestris da utilizzare nelle serre. Ma l’esecutivo ha detto no e qui entra in gioco la robotica agricola: l’azienda australiana Costa Group ha stretto una partnership con la società israeliana Arugga AI Farming per implementare l'impollinazione robotica in una delle sue serre di pomodori.
Il robot di impollinazione autonomo si chiama Polly e sarà applicato su piante di pomodoro a traliccio. Grazie all'intelligenza artificiale il robot individua i fiori e invia impulsi d'aria per far vibrare i fiori simulando l'impollinazione eseguita dai bombi.



Sempre l’israeliana Arugga Ai Farming ha sviluppato un altro robot impollinatore, Trata, in grado di riprodurre l'azione dei bombi sul pomodoro in serra. Trata simula il battito di ali degli impollinatori attraverso l’aria compressa. L’obiettivo di questi robot è quello di migliorare l’efficienza e tutelare gli insetti dagli stress che potrebbero comprometterli, come i bombi che sono sensibili all’illuminazione artificiale integrativa (soprattutto a Led) che li induce al disorientamento e alla morte. Trata è costituita da bacchette e strumenti che, vibrando, scuotono il fiore e causano la caduta del polline dalle antere. Videocamere in grado di monitorare la vegetazione, individuando i fiori aperti e pronti per essere impollinati. Il robot sfrutta il sistema a impulsi di aria compressa per colpire i fiori di pomodoro, creando una vibrazione del tutto simile a quella prodotta dal passaggio dei bombi.

Gli impulsi di aria compressa riescono a raggiungere con grande precisione i fiori aperti e permettono al polline di fuoriuscire dalle antere, senza danneggiare la pianta. Il livello di precisione è molto alto: il 97% dei fiori viene identificato e impollinato. I vantaggi sono molteplici: mancanza di contatto diretto con i fiori, che non vengono danneggiati; adattabilità del robot alle condizioni ambientali, mentre gli insetti sono sensibili a temperature troppo basse o troppo alte; possibilità di mantenere alti i livelli di impollinazione anche nelle serre che utilizzano schermature per evitare l’ingresso di raggi Uv. 

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