«La siccità? Bastava assicurarsi»

L'uscita infelice del sottosegretario. Ma le polizze non sono così semplici

«La siccità? Bastava assicurarsi»
La siccità? Col senno di poi il sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Francesco Battistoni, dichiara che gli agricoltori avrebbero dovuto pensarci prima stipulando un’assicurazione. Un’uscita infelice, possiamo definirla così quella del politico durante l’intervento di risposta all’interrogazione di mercoledì in Senato sulla situazione di crisi idrica in atto.



Le testuali parole sono le seguenti: “Gli agricoltori, ai fini di una copertura dai rischi climatici come la siccità, avrebbero dovuto provvedere alla stipula di polizze assicurative, agevolate, tra l’altro, da contributo statale fino al 70% della spesa premi sostenuta. Tuttavia, come frequentemente accade, questa opportunità non viene adeguatamente utilizzata dalle imprese agricole, sia per la scarsa preparazione in materia di gestione dei rischi da parte degli agricoltori che per l’assenza di adeguate offerte di copertura da parte delle compagnie di assicurazione”. 

“Credo che la strada da seguire sia quella della gestione del rischio integrata – dichiara Stefano Francia, presidente di Condifesa Ravenna e del Consorzio di Bonifica della Romagna –. Nel nostro caso i soci che hanno stipulato polizze multirischio con copertura siccità quest’anno sono circa il 35% del totale".



"Le coperture riguardano principalmente frutta e uva da vino, meno le orticole ed i seminativi. Ad oggi le denunce di danno da siccità sono limitate in quanto le assicurazioni per coprire la siccità richiedono che la coltura sia irrigua e risarciscono nel momento in cui vi è esaurimento di invasi o bacini artificiali dovuto a insufficienti precipitazioni oppure in presenza di provvedimenti formalizzati e certificati dai Consorzi irrigui che riducano o impediscano l’irrigazione a seguito di insufficienti, e al momento non ci troviamo in questa condizione".



"Resta fondamentale - conclude Francia - investire in infrastrutture irrigue. Senza queste diventerà sempre più difficile trovare la sostenibilità del sistema assicurativo che copre tale rischio e il sottosegretario Battistoni sa bene quanti sforzi il sistema dei Consorzi di Difesa e di Bonifica stanno mettendo in campo per dare risposte concrete alle imprese agricole".

Con ormai settimane di caldo record, "l’agricoltura al collasso e i fiumi a secco, il Governo ha dunque dato il via libera allo stato di emergenza ed è in procinto di adottare un decreto ad hoc che prevede la nomina di un commissario straordinario e l'avvio delle prime procedure per contrastare la siccità in Italia - argomenta Battistoni - Per quanto concerne l’approccio strategico al problema, sono state individuate una serie di azioni strutturali, programmatorie e risarcitorie che vedono il coinvolgimento anche di altre Amministrazioni. Per le azioni strutturali è stata promossa un’azione ricognitiva volta a verificare gli invasi su cui è possibile realizzare investimenti di efficientamento in tempi brevi, al fine di rimuovere ogni tipo di ostacolo alla realizzazione degli investimenti già programmati nel settore. Per le azioni programmatorie sono state previste iniziative, anche legislative, per coordinare al meglio l’utilizzo della risorsa in condizioni di scarsità idrica".

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