«Sweet Palermo, una conferma che migliora ogni anno»

Agripeppe: «Aumenta la qualità del peperone corno digeribile»

«Sweet Palermo, una conferma che migliora ogni anno»
A Fondi il peperone corno è in piena produzione e per la cooperativa Agripeppe questo significa Sweet Palermo, frutto del lavoro di ricerca di Rijk Zwaan.

La cooperativa della provincia di Latina è al terzo anno di produzione dopo un 2020 di prova e un 2021 che ha regalato soddisfazioni. Anche quest’anno la realtà non può che spendere parole positive al riguardo, a causa di una produzione di elevata qualità e una richiesta sempre in crescita. 



“Siamo riusciti a trovare un sistema per produrlo nel modo giusto – spiega a IFN il presidente Luca Peppe – e questo ci ha permesso di aumentare la qualità del prodotto finale rispetto agli anni scorsi. La produzione è migliore e l’aspetto esteriore pure, facendoci avvicinare agli stessi standard di chi lo produce da anni”. 



Se è positiva la qualità, aumenta proporzionalmente anche la richiesta del prodotto. “La domanda sta migliorando – continua Peppe -. I riscontri ottenuti sono discreti e il peperone riesce a mantenere una quotazione costante e interessante: siamo attorno a 1,50 euro al kg di liquidazione ai soci”.



La cooperativa ha deciso di puntare tutto su Sweet Palermo, oltre al peperoncino, per una questione di digeribilità. “Purtroppo, molte persone rinunciano all’acquisto e consumo del peperone perché risulta poco digeribile. Sweet Palermo viene in aiuto perché è altamente digeribile. Offrire al consumatore un prodotto con questa caratteristica significa fare una scelta non solo di tipo salutare, ma anche di riaprire una nicchia di mercato che si era persa”.

“La difficoltà maggiore – prosegue il presidente – sta nel lavorare per fare capire che è un prodotto diverso e quindi vincere la resistenza dei clienti. Quello che stiamo facendo con diverse catene è proprio dargli una segmentazione diversa rispetto ad altri peperoni affinché sia più riconoscibile e risalti all’occhio”.



Attraverso la coltivazione che avviene nella piana di Fondi-Sperlonga, Agripeppe da giugno a novembre riesce a coprire i 5 mesi di produzione che non fa la concorrente Sicilia. 

Per gli altri ortaggi sono state settimane abbastanza critiche. “Manca del prodotto per quanto riguarda le zucchine, mentre per i pomodori la quantità è eccessiva ma il mercato stagnante. Nell’ultima settimana sembra invece che qualcosa si stia muovendo e si intravede un ritorno al consumo importante. Prevediamo quindi una stagione positiva sia per i pomodori che per zucchine e melanzane – conclude - con prezzi interessanti e remunerativi per soci e produttori”. 

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