Pera coscia dell’Etna, dalle pendici del vulcano alla Gdo

L’azienda Attaguile: «Frutto dalle grandi potenzialità, sarà simbolo di un territorio»

Pera coscia dell’Etna, dalle pendici del vulcano alla Gdo
La pera coscia dell’Etna non si limita ad essere una specialità territoriale, ma riveste un ruolo importante nella frutta estiva nazionale e sta varcando anche il confine nazionale. Anche questo prodotto beneficia dei terreni unici presenti nell’areale circostante il vulcano siciliano; la pera coscia domina principalmente il versante nordoccidentale di Catania e comprende i territori di Ragalna, Bronte e Randazzo, dove vi è un microclima unico.
Proprio a Bronte l’azienda dei fratelli Michele e Fabio Attaguile si dedica alla fase di raccolta e commercializzazione della pera coscia e in questi giorni ci sarà l’esordio commerciale.



“La nostra impresa – specifica Michele Attaguile – è specializzata in diversi prodotti tipici regionali come le arance rosse e l’uva da tavola ed è il primo anno che ci dedichiamo alla pera dell’Etna. Abbiamo desiderato con mio fratello di focalizzarci e mettere nei nostri piani aziendali la pera perché è un prodotto dalle caratteristiche uniche. Con la sua polpa bianca e il gusto molto dolce è figlia di particolari condizioni climatiche della zona etnea. Inoltre, il prodotto ha un’ottima shelf-life e delle striature e puntini rossi nella parte del frutto che sono determinate dall’esposizione ai raggi solari. Il terreno lavico dà il suo contributo aumentando il grado Brix”.



“Abbiamo captato l’importanza della coscia non solo per il territorio etneo ma anche per le più importanti realtà italiane della Gdo, che non fanno a meno di un prodotto molto apprezzato per le sue caratteristiche organolettiche: al palato si presenta croccante e succosa allo stesso tempo, con una leggera nota acidula dettata dai minerali presenti nei terreni lavici in cui viene coltivata”, specifica Attaguile.

Sistema di coltivazione

“La pera Coscia dell'Etna – spiega l’imprenditore – viene allevata in terrazzamenti, simili ai vigneti, che hanno anche un impatto positivo sul territorio, evitando fenomeni di erosione. Il prodotto contiene buone percentuali di potassio, calcio, magnesio e di fruttosio, un’ottima fonte di vitamina C e antiossidanti naturali come il betacarotene. 



Le nostre pere si sviluppano su 15 ettari e perlopiù sono destinate ai principali player dell’ortofrutta italiana ed estere”.
“Un prodotto come la coscia – conclude Michele Attaguile - non può che essere un biglietto da visita per un territorio sempre più ricco e variegato di prodotti di grande impatto per l’ortofrutta italiana”.

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