«Produzione abbondante, ma il turismo non si sente»

Da Catanzaro Rotundo: «Consumi buoni sia per frutta che ortaggi, ma nessun lavoro extra»

«Produzione abbondante, ma il turismo non si sente»
Proseguono i consumi di ortofrutta nel bel mezzo dell’estate, ma in una località di forte attrazione turistica come Catanzaro e le zone che le ruotano attornonon si vede nessun aumento particolare nelle vendite, seppure in netto miglioramento rispetto all’annata precedente più segnata dalla pandemia.
 
Il punto della situazione lo fa Palmino Rotundo dell’azienda all’ingrosso Multierre, che ha lo stand nel mercato ortofrutticolo di Catanzaro. 



“Attualmente gli ortaggi si vendono bene e con prezzi adeguati – spiega il grossista a IFN -. Ad esempio, la melanzana nera è quotata 70 centesimi al chilogrammo, la viola 80. I cetrioli viaggiano invece attorno ai 70/80 centesimi, come le zucchine. I consumi però non sono esaltanti perché il turismo si sta riflettendo poco sugli acquisti al mercato. Sicuramente meglio dell’anno scorso perché il Covid sta incidendo meno e ristoranti e villaggi turistici hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo, ma non c’è il tutto esaurito di cui si sente tanto parlare e quindi per noi nessun lavoro extra”.

I consumi della frutta sono invece tornati quasi alla normalità. “La produzione è abbondante – segnala Rotundo -. L’unica pecca è che con la siccità il prodotto non si è ingrossato come avrebbe dovuto restando medio-piccolo. In particolare, questo si nota su pesche, nettarine e albicocche”.

I prezzi sono i seguenti: “Pesche e pesche noci di prima scelta si aggirano in un range che va da 1,20 a 1,40 euro al kg, mentre il calibro più piccolo ruota attorno a 80/90 centesimi al kg. Le albicocche si vendono con prezzo base di 1 euro al kg e lo stesso vale per le susine bianche e nere”.



Va forte anche l’uva da tavola. “I prezzi dell’uva siciliana Vittoria e Black Magic sono in una forbice tra 1,50 e 2,50 euro al kg, ora inizia anche quella pugliese quotata meno, attorno a 1,30/1,40 euro al kg e il consumo è notevole per entrambe le provenienze”.



Le quotazioni delle angurie sono di 35 centesimi “per il prodotto di maggiore qualità - sottolinea Rotundo -mentre il melone retato è quotato tra gli 80 centesimi al kg e 1 euro. Il melone giallo va invece da un minimo di 60 a un massimo di 90 centesimi. Un frutto particolarmente apprezzato in Calabria in questo periodo è il marandelle, una pesca particolare che si raccoglie da giugno fino alla fine di agosto e il cui prezzo è di 2 euro al kg”.  

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