I droni misurano la sete degli agrumeti

Irrigazione smart, nuovo step per il progetto Acqua del Distretto agrumi di Sicilia

I droni misurano la sete degli agrumeti
Droni che sorvolano gli agrumeti, speciali telecamere che monitorano i giardini e rilevano lo stress idrico dei vari appezzamenti. In Sicilia la tecnologia scende letteralmente in campo per combattere la siccità, fenomeno che sta piegando l’agricoltura italiana. 
Anche l’agrumicoltura siciliana è in allarme per la campagna che verrà. La situazione idrica nell’isola è sconfortante, dopo le tragiche alluvioni degli ultimi anni che hanno devastato gli agrumeti adesso tocca fare i conti con la siccità. Eventi estremi opposti che hanno la stessa rilevanza di danno per gli agrumeti.



“Dall’importanza delle risorse idriche – spiega Federica Argentati, presidente Distretto Agrumi di Sicilia – nasce Il Progetto Agrumicoltura Consapevole della Qualità e Uso dell’Acqua, promosso dal nostro distretto e dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAR) dell’Università di Catania, con il contributo no-profit di The Coca-Cola Foundation”.
Il progetto nasce con l’idea di sensibilizzare sull’utilizzo sostenibile delle risorse idriche nell’agrumicoltura, apportare tecniche di irrigazione innovative attraverso l’utilizzo di un adeguato monitoraggio degli appezzamenti. È stato aperto uno spiraglio importantissimo sull’utilizzo del telerilevamento e dell’installazione di piattaforme negli agrumeti per supportare gli agricoltori all’irrigazione smart.



“Questi progetti – afferma Federica Argentati - si portano avanti con determinazione per permettere l’uso consapevole dell’acqua attraverso il supporto di strumenti come le stazioni metereologiche e i droni. In Sicilia la situazione delle infrastrutture è deficitaria; i consorzi di bonifica aspettano una riforma adeguata da 20 anni. la Sicilia ha presentato 31 progetti tramite il Pnrr e sono stati tutti bocciati. Bisogna prevedere un piano strutturale per migliorare la situazione idrica, non solo degli agrumeti, ma di tutti i comparti dell’ortofrutta siciliana per far fronte ad una situazione drammatica. Aziende private più strutturate si sono, in parte, organizzate ma tante altre sono rimaste indietro”.

Strumenti per un’irrigazione Smart 

Le azioni del progetto sono finalizzate ad una mappatura della filiera agrumicola del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia per registrare qualità e quantità dell’acqua e valutare il possibile uso di risorse idriche non convenzionali, come fertirrigazione e biostimolanti.
Questo per sviluppare una piattaforma WebGIS per la raccolta e la consultazione dei dati e monitorare gli indicatori di stress idrico degli agrumeti con tecnologie innovative, attraverso l’uso di droni dotati di telecamere termiche e multispettrali. In questa seconda edizione del progetto A.C.Q.U.A si approfondisce il tema delle irrigazioni intelligenti che somministrano acqua al bisogno, azzerando lo spreco e aumentando l’efficacia.



Gli strumenti adottati sono sensori di campo per la gestione efficiente dell’irrigazione, utilizzando il telerilevamento tramite droni per il monitoraggio ad alta risoluzione dello stress idrico.
“Questa attività – dichiara Antonio Cancelliere, ordinario di costruzioni Idrauliche, marittime e idrologia al dicar e responsabile scientifico del progetto - è iniziata con il progetto A.C.Q.U.A 1 e con il secondo step del progetto sono state introdotte novità, come i droni a telecamere multispettrali che permettono di risalire e valutare il livello dello stress idrico della pianta; inoltre permettono di analizzare tutto l’agrumeto ed individuare eventuali disomogeneità all’interno dell’appezzamento. I droni in volo sono supportati da sensoristica a terra da consultare anche da remoto e fornire le informazioni adeguate all’agricoltore per l’irrigazione. Le prove sono state implementate in cinque aziende che producono agrumi diversi in areali distinti tra loro”.



“Ormai siamo in pieno cambiamento climatico e le risorse scarseggiano, per questo motivo l’utilizzo della tecnologia e di supporti smart sono indispensabili per ridurre gli sprechi e continuare a fare agricoltura”, conclude Calcelliere.Copyright 2022 Italiafruit News