Ciliegie, la nutrizione mirata è il segreto del successo

Le strategie di concimazione dell'azienda De Sangosse illustrate in incontri tecnici

Ciliegie, la nutrizione mirata è il segreto del successo
La nutrizione è un aspetto cruciale nella moderna cerasicoltura per ottenere dei frutti apprezzati e remunerati dal mercato grazie ad un ottimo calibro e ad elevate qualità organolettiche.



Più facile a dirsi che a farsi visto che occorre una precisa conoscenza degli aspetti fisiologici della pianta che devono essere assecondati da un piano nutrizionale che comprenda fertilizzanti di alta qualità.
Un obiettivo ambizioso che De Sangosse Italia - azienda di Albignasego (Padova) specializzata nello sviluppo di prodotti per la protezione e la nutrizione delle colture - sta perseguendo e raccontando ai frutticoltori in incontri tecnici specifici svolti in campagna.


Team De Sangosse

“Le giornate divulgative sono molto importanti per confrontarsi con i produttori, su una coltura per veri specialisti, che non ammette errori - spiega a IFN il referente commerciale De Sangosse Francesco Mastropietro che sottolinea - non si può prescindere da una nutrizione mirata soprattutto nei moderni ceraseti caratterizzati da elevate densità d’impianto grazie ad una vigoria contenuta da portinnesti nanizzanti. Un sistema che può dare grandi soddisfazioni a patto che ogni aspetto tecnico sia gestito al meglio, nutrizione in particolare”.

Giulio Barduco, responsabile tecnico del Nord Est sintetizza la filosofia che è alla base delle strategie di concimazione De Sangosse: “Innanzitutto occorre monitorare costantemente le esigenze nutrizionali della pianta che variano in funzione dello stadio fenologico e delle condizioni ambientali. Difatti, ogni anno la situazione è diversa da quella precedente. In autunno, per esempio, consigliamo degli ammendanti che aiutano a ripristinare le sostanze nutritive in primavera, quando la pianta si risveglia”.


In foto Giulio Barduco e Francesco Mastropietro

E continua: “La primavera è senza dubbio un momento cruciale, visto e considerato il ciclo di fruttificazione particolarmente rapido del ciliegio. È importante garantire la giusta ripartenza della pianta che inizia a schiudere le gemme a fiore: fosforo e ferro sono i protagonisti di questa fase, e solitamente sono protetti in modo che funzionino anche a basse temperature. Proprio per le basse temperature, abbiamo a disposizione dei prodotti a base di alghe, che abbassano il punto di congelamento, ed entro certi range di temperature forniscono risultati interessanti contro i ritorni da freddo”.

“Sempre in fase di fioritura – prosegue l’esperto – è importante porre attenzione al boro che favorisce il buon esito dell’impollinazione, e che dà risultati interessanti anche in applicazioni successive a questa fase. Ovviamente non possiamo non citare l’azoto, che sappiamo essere uno macroelemento fondamentale, ma che deve essere apportato con estrema attenzione. In linea di massima suggeriamo apporti contenuti e ben mirati in funzione della fase fenologica in quanto dobbiamo evitare assolutamente eccessi di vigoria. Pertanto fra la fioritura e l’allegagione si agisce soprattutto in fertirrigazione”.


In foto Giulio Barduco

È evidente come la strategia De Sangosse prediliga un piano nutrizionale ben calibrato sulle esigenze fisiologiche della pianta e che ha l’obiettivo di massimizzare il risultato per il cerasicoltore: “La nostra linea di prodotti è caratterizzata da una efficacia tale che sarebbe controproducente stare dalla ‘parte dei bottoni’ per utilizzare un eufemismo – scherza Barduco - Ovviamente, un approccio così oculato è certamente più complesso e necessita una conoscenza tecnica completa in modo da gestire ogni peculiarità, ma vediamo che i produttori ci seguono a dimostrazione del buono lavoro svolto”.

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