Giappone, il vertical farming cresce con «Spread»

La startup ha accumulato investimenti per 30 milioni, focus su lattuga e fragole

Giappone, il vertical farming cresce con «Spread»
Il vertical farming è in grande crescita in Giappone. Lo testimonia l’investimento da 30 milioni di dollari (pari a 4 miliardi di yen) che si è aggiudicata la startup Spread con sede a Kyoto.
Guidata dal ceo Shinji Inada (in foto sotto), l’azienda ha partecipato alla più grande raccolta fondi mai realizzata nella scena del foodtech giapponese.
Le attività di Spread contribuiranno allo sviluppo di nuove tecnologie per la più grande azienda agricola verticale automatizzata del mondo Techno Farm Fukuroi. Inoltre la startup investirà anche nel marketing del suo marchio di ortaggi sostenibili Vegetus, nella ricerca e sviluppo di nuove coltivazioni di fragole e di carne ad origine vegetale.



I punti di forza di Spread
Come recita la nota stampa diffusa dalla startup “Spread ha accumulato un know-how senza precedenti sulla coltivazione delle piante attraverso 15 anni di produzione di lattuga, iniziata presso lo stabilimento di Kameoka nel 2007, e poi continuata presso la Techno Farm Keihanna, una fattoria verticale automatizzata di nuova generazione”.
Attualmente Spread sta sviluppando coltivazioni di fragole di alta qualità senza pesticidi e per il futuro si concentrerà anche sulla produzione di carne di origine vegetale.
“Combinando la tecnologia più recente con le abilità di coltivazione derivate dall’agricoltura tradizionale di Kyoto – continua la nota - Spread si impegna a creare una società sostenibile in cui le generazioni future possano raggiungere la tranquillità attraverso il suo concetto di 'Infrastruttura alimentare globale' ".



Il primo stabilimento di Spread “Kameoka  Plant” ha iniziato a funzionare nel 2007 ed è stato il primo al mondo a raggiungere una redditività e un tasso operativo del 97% dopo 6 anni. Spread ha poi sviluppato un sistema ancora più efficiente e sostenibile con Techno Farm Keihanna (inizio delle operazioni: 2018), tramite coltivazione automatizzata, tecnologia di controllo ambientale, gestione della coltivazione basato su IoT Techno Farm Cloud e altre tecnologie rivoluzionarie. L'azienda ha raggiunto un tasso operativo del 99% entro due anni dall'inizio delle operazioni”.
Per fornire i suoi deliziosi prodotti a più persone, Spread collabora con i suoi partner alla costruzione di nuove fattorie in prossimità dell'area di consumo. Una maggiore automazione consente una fornitura più stabile, mentre l'utilizzo di energie rinnovabili aiuta a rendere il business ancora più sostenibile.

Vegetus, l’insalata sostenibile nata a Kyoto



Con il marchio di insalate Vegetus, Spread definisce i suoi prodotti come “verdure sostenibili, sane sia per la terra che per le persone”. 
La coltivazione di Vegetus richiede solo l'1% di acqua utilizzata nell'agricoltura convenzionale. Inoltre, la parte commestibile della lattuga stessa è del 90%, il che significa che viene sprecato meno cibo sia durante la produzione che a casa. Attualmente Vegetus è distribuito in 4.500 negozi in tutto il Giappone per un totale di 90 milioni di confezioni vendute.



Non solo lattuga, Spread ha sviluppato nel 2021 la tecnologia per la produzione in serie di fragole di alta qualità. Si tratta di prodotti privi di pesticidi che si sviluppano in una fattoria verticale con illuminazione artificiale. 
La startup ha inserito in questo ambiente le api necessarie per l'impollinazione delle fragole e “creando un ambiente in cui possono prosperare – spiegano da Spread - abbiamo ottenuto un'impollinazione stabile al chiuso sotto l'illuminazione a LED, che si dice sia difficile da raggiungere. Il prossimo passo è portare l'applicazione delle tecnologie di automazione e del know-how di coltivazione su larga scala per diffondere bacche sicure e deliziose in Giappone e nel mondo”.

Verso il futuro
Spread non smette di guardare al futuro e per il 2030 la startup si è posta un obiettivo di produzione di 100 tonnellate di lattuga dal giorno.
Inoltre sta ampliando la sua gamma di prodotti come frutta e carne alternativa e sta cercando di espandersi a livello globale in futuro per creare una "Infrastruttura alimentare globale".

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