Drupacee, campagna col segno più

Terremerse: «Calibri inferiori, ma prezzi positivi. Bene anche le orticole»

Drupacee, campagna col segno più
È in fase di conclusione la campagna delle drupacee estive ed è tempo di bilanci per la cooperativa romagnola multifiliera Terremerse, che esprime soddisfazione per la stagione che ha visto svantaggiato il principale competitor europeo: la Spagna.

“L’annata è senz’altro positiva – spiega a IFN il presidente Marco Casalini -. Siamo partiti bene fin da subito con i prezzi unitari al kg dati da una scarsità dell’offerta spagnola. Questo ha permesso al prodotto italiano di intercettare tutti i mercati e garantire prezzi interessanti”.



Sul fronte produttivo c’è ben poco da eccepire: “Le produzioni per ettaro sono rientrate nella normalità – continua il presidente di Terremerse – e anche se ci sono state piccole gelate tra l’inverno e la primavera, il prodotto non ne ha risentito. L’unica nota stonata è stata la siccità prolungata iniziata in primavera e conclusasi praticamente una settimana fa. Questa si è fatta sentire sia per pesche e nettarine che per albicocche, determinando un calibro in meno nel frutto”.



Attualmente, la cooperativa che conta un migliaio di soci nel settore dell’ortofrutta sta lavorando anche drupacee destinate alla trasformazione industriale. Un ramo su cui sta aumentando la sua concentrazione.



Tra le colture estive, in termini di risultati spiccano anche angurie e meloni che hanno goduto di buone pezzature. “La stagione per loro è stata eccezionale perché il caldo ha enormemente favorito i consumi. Rispetto all’anno scorso il prezzo mediamente è stato superiore del 30%". 



Discorso diverso per i volumi: “Non sono stati troppo importanti – dichiara - ma questa situazione ha permesso di riequilibrare la logica della domanda e dell’offerta che invece lo scorso anno era sfasata. Anche il rapporto tra volume e qualità del prodotto è stato molto interessante”.

Annata con più luci che ombre anche per zucchine, pomodori da mensa e melanzane. “Il contrario invece per le verdure a foglia. Per queste è stata un’annata complessa e i motivi vanno oltre al periodo siccitoso”.



Continua nel frattempo il progetto nocciolo in collaborazione con Ferrero, che prevede la messa a dimora di 600 ettari in 5 anni e che grazie alla sezione O.P. Ortofrutta di Terremerse offre la possibilità di rendicontare una parte importante dell'investimento.

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