Dalla distribuzione
«Mercato a rilento, spiccano le pesche»
Da Brescia Vaccari (Eurorinascita) fa il punto sui trend della frutta di stagione
Il mese di settembre inizia con un mercato a rilento a Brescia. “Nel passaggio tra un mese e l’altro la vendite non sono particolarmente brillanti – spiega a IFN Stefano Vaccari, titolare di Eurorinascita, azienda attiva al mercato di Brescia – e anche l’uva che è un prodotto tipico per questo periodo non sta vivendo un buon trend”.
Il prodotto arriva prevalentemente dalla Puglia e solo in minima parte dalla Sicilia. “In generale manca un po’ la qualità del prodotto, di grappoli belli ce ne sono pochi e i prezzi sono di conseguenza più alti”.
A seconda di qualità, colore e lavorazione, l’uva viene commercializzata da Eurorinascita in una fascia prezzo che parte da 1 euro per arrivare fino a 2,50/2,60 per i frutti di prima gamma”.
Pesche gialle, foto di archivio IFN
Positivo invece il mercato di pesche e nettarine. “Stiamo terminando in questi giorni con il prodotto pugliese e spagnolo mentre abbiamo appena iniziato con le pesche gialle siciliane” dice Moreno Vaccari, specializzato nella vendita di questi prodotti per Eurorinascita.
E continua: “Quest’ultimo prodotto si distingue dagli altri per la sua elevatissima qualità a cui corrispondono prezzi elevati: arriviamo a 2,50 euro al chilogrammo per il calibro 16, 2,30/2,40 euro per il calibro 18, 1,80/1,90 euro per il calibro 20 e 1,70 per il calibro 22”.
“I calibri grossi per questi frutti sono davvero limitati – commenta il grossista – considerate le temperature altissime, le pesche hanno fatto fatica a svilupparsi”.
Continuano anche le vendite dei frutti spagnoli, che sono distribuiti con un prezzo inferiore di 1 euro rispetto alle referenze italiane. “Sia i frutti pugliesi che quelli spagnoli sono quasi a fine campagna e alcuni presentano anche qualche difetto, d’ora in poi ci affideremo solo al prodotto siciliano”.
“E’ invece in sofferenza il mercato di angurie e meloni – concludono da Eurorinascita – si tratta di prodotti molto legati alle alte temperature estive e, non appena la stagione volge al termine, anche le vendite si fermano”.