Albicocche agli sgoccioli, stagione dai mille volti

Il produttore romagnolo Babbini: «Non solo cimice, una dura lotta contro tutti gli insetti»

Albicocche agli sgoccioli, stagione dai mille volti
La stagione delle albicocche volge al termine, anche se da qualche stagione questi frutti ci tengono compagnia a lungo bussando quasi alle porte dell’autunno. 
“Il nostro prodotto romagnolo ha salutato il 2022 da pochi giorni, con gli ultimi stacchi della varietà Farclò che è stata venduta in cestino al Caab di Bologna. Quotazioni lontane dall’anno precedente, dove nel medesimo periodo i prezzi erano di 2,50 euro/kg. Però per quanto riguarda la nostra azienda il 2021 è stato particolarmente soddisfacente”, queste le parole di Loris Babbini titolare dell’azienda agricola Le Bagnare di Cesena, dove si coltivano 7 ettari di albicocco.



Le stagioni commerciali delle albicocche oscillano sulle montagne russe, le prime settimane con ritmi esaltanti per poi cedere il passo alla monotonia delle moltitudini di varietà che si susseguono e intasano i mercati. Quest’anno i pareri degli operatori sono molto contrastanti e giudicare l’andazzo della stagione è complesso. Possiamo dire che anche per gli addetti ai lavori è complicato tirare le somme.
“Per quello che concerne la nostra realtà produttiva – afferma il produttore romagnolo - i quantitativi sono stati di circa il 30% in meno rispetto il 2021. Il calo è da ricondurre a condizioni avverse durante la fase di allegagione e la differenziazione fiorale ha subito la carenza idrica”.
“Tra le varietà più performanti – puntualizza Babbini - la Wonder Cot è la solita garanzia, andamenti positivi sia per qualità che per quantità ed è molto apprezzata da un bacino ampio di consumatori. Anche la Lady Cot e Farbaly sorridono mentre Portici ha subito un calo di produzione notevole”.


 

Quanti nemici per le albicocche

Ovviamente, la tanto temuta, cimice asiatica non ha lasciato tregua neanche alle albicocche ma non sono gli unici insetti che allarmano i produttori.
“Difficile contenere tutti gli insetti – spiega l’agricoltore – soprattutto quando sono invasivi come la cimice. Ci sono altri insetti complessi da contenere come il coleottero Capnodio (Capnodis tenebrionis), da sempre affezionato alle aree meridionali, adesso è un problema anche in Romagna, dove crea danni nei giovani rametti causando decorticazione e defogliazione. 



Anche il dittero Cecidomide Contarinia può essere molto nocivo sulla produttività attaccando i fiori. La grande difficoltà, per il contenimento, è l’individuazione in campo degli adulti. La Forficula, altro ospite molto indesiderato, crea erosioni sub-circolari che rendono il prodotto invendibile. Complesso da limitare, perché sono lucifughi e il trattamento deve essere notturno”.
Nonostante le tante difficoltà, anche quest’anno si saluta l’albicocca con i soliti malumori ed entusiasmi. Attendiamo la prossima stagione.

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