Attualità
Campagna angurie, numeri brillanti in Gdo
Focus sulle vendite estive: crescita importante, corre il Nord Italia
La campagna angurie fa segnare numeri di tutto rispetto nella distribuzione moderna italiana. Dall’esordio commerciale di maggio, passando per giugno e luglio, le vendite a volume fanno segnare un incremento del 4,8% rispetto all’analogo trimestre del 2021, mentre a valore è stato messo a segno un aumento del 29,4%. Segno che il prezzo medio della referenza è cresciuto, un fenomeno inflattivo presente in reparto, ma che per questo prodotto risulta marcato. Secondo i dati elaborati dal Monitor Ortofrutta di Agroter, infatti, nel primo semestre dell’anno le vendite di ortofrutta in Gdo sono cresciute dello 0,9% a valore a fronte di un calo dei quantitativi venduti del 5,6% sullo stesso periodo 2021.
Ma torniamo all’analisi delle performance dell’anguria, perché a livello geografico si notano differenze sostanziali. Spicca il Nord-Ovest del Paese: qui ci sono i risultati migliori con una crescita delle vendite a valore di ben il 40,2% sostenuta da un incremento dei volumi del 14,1%.
Passando nel Nord-Est i quantitativi venduti da maggio a luglio sono il 2% in più rispetto allo scorso anno, ma a valore il dato è del 28,3% più alto. Scendendo lungo lo Stivale, poi, i quantitativi di cocomeri venduti è praticamente lo stesso del 2021: +0,5% al Centro e +0,3% al Sud, ma a valore il dato è rispettivamente del +26,1% e del +17,3%.
Nella campagna angurie 2022 – in attesa dell’importante dato di agosto – c’è stata quindi un’importante accelerazione delle vendite rispetto agli ultimi tre anni. Fatto cento il dato del trimestre maggio-giugno-luglio 2019, i quantitativi di frutti veicolati nei canali della distribuzione moderna nell'analogo periodo sono diminuiti durante i due anni di pandemia: nel 2020 a livello nazionale erano sprofondati di 13 punti (mentre a valore addirittura di 23), lo scorso anno c’è stato un rimbalzo positivo (volumi su di 6 punti, mentre a valore lo scarto col 2019 è stato limitato a 2 punti); mentre quest’anno sui quantitativi si guadagnano 11 punti rispetto all’ultimo anno prima della pandemia e a valore, invece, la differenza rispetto alla campagna di tre anni fa è di 26 punti.
Questo articolo è stato lanciato in anteprima sul servizio di aggiornamento settimanale su WhatsApp di Nunhems dedicato a melone e anguria (clicca qui per sapere come effettuare l'iscrizione).
Copyright 2022 IFN Italiafruit News
Ma torniamo all’analisi delle performance dell’anguria, perché a livello geografico si notano differenze sostanziali. Spicca il Nord-Ovest del Paese: qui ci sono i risultati migliori con una crescita delle vendite a valore di ben il 40,2% sostenuta da un incremento dei volumi del 14,1%.
Passando nel Nord-Est i quantitativi venduti da maggio a luglio sono il 2% in più rispetto allo scorso anno, ma a valore il dato è del 28,3% più alto. Scendendo lungo lo Stivale, poi, i quantitativi di cocomeri venduti è praticamente lo stesso del 2021: +0,5% al Centro e +0,3% al Sud, ma a valore il dato è rispettivamente del +26,1% e del +17,3%.
Nella campagna angurie 2022 – in attesa dell’importante dato di agosto – c’è stata quindi un’importante accelerazione delle vendite rispetto agli ultimi tre anni. Fatto cento il dato del trimestre maggio-giugno-luglio 2019, i quantitativi di frutti veicolati nei canali della distribuzione moderna nell'analogo periodo sono diminuiti durante i due anni di pandemia: nel 2020 a livello nazionale erano sprofondati di 13 punti (mentre a valore addirittura di 23), lo scorso anno c’è stato un rimbalzo positivo (volumi su di 6 punti, mentre a valore lo scarto col 2019 è stato limitato a 2 punti); mentre quest’anno sui quantitativi si guadagnano 11 punti rispetto all’ultimo anno prima della pandemia e a valore, invece, la differenza rispetto alla campagna di tre anni fa è di 26 punti.
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