«Meloni, buona campagna con lo Charentais»

Con Ciardiello (Coop Sole) il resoconto della stagione e i prossimi obiettivi

«Meloni, buona campagna con lo Charentais»
Buona produzione, frutti performanti in termini di gusto e prezzi soddisfacenti. La campagna del melone si conclude con esito decisamente positivo per Coop Sole di Parete (Caserta). Con Pietro Ciardiello, direttore generale della cooperativa, abbiamo ripercorso i punti di forza di questa stagione che sta per volgere al termine.




Siete soddisfatti di questa stagione in termine di volumi e qualità del prodotto? 
Si, la produzione è stata molto buona, grazie anche all'introduzione di nuove cultivar che ci hanno consentito di realizzare ottimi volumi ma soprattutto ottima qualità in quasi tutta la stagione.
Abbiamo puntato sui meloni della tipologia Charentais che hanno il pregio di essere frutti molto profumati, dolci e croccanti, oltre a presentare un'ottima shelf life: questi meloni rimangono freschi ed integri per più di 7 giorni.



Avete registrato particolari problematiche sui frutti in termini di malattie ed eventi climatici avversi?
No, fortunatamente le nuove cultivar adottate, oltre ad essere performanti in termini di gusto, si sono rivelate altamente resistenti sia agli afidi che all'oidio. Gli unici problemi registrati in questa campagna sono stati  quelli legati ai fattori climatici dell’ultimissima fase, ovvero le piogge e i temporali di fine agosto che hanno compromesso un po’ la qualità dei frutti.


Siete soddisfatti di questa campagna a livello commerciale?
Complessivamente sì. I prezzi sono stati ottimi per tutto maggio, anche se abbiamo registrato un calo in giugno, per poi stabilizzarsi su quotazioni soddisfacenti per il resto della campagna. Di certo, abbiamo ricevuto un eccellente riconoscimento sull'alta qualità. 
Abbiamo dovuto fare i conti con i costi di produzione ma tutto sommato credo che siamo riusciti a coprirli, anche se riusciremo a fare le corrette valutazioni solo a consuntivo: la chiusura della campagna è prevista per metà settembre. Direi comunque che l'incremento medio conseguito a valore dovrebbe essere stato sufficiente a coprire l'incremento dei costi e speriamo ci consenta anche di ottenere un po' di margine in più.



Che spazio ricoprono i frutti coltivati in regime biologico?
Rispetto all'anno precedente i nostri meloni biologici sono cresciuti sia a volume che a valore. Il che ci gratifica particolarmente, dato il periodo non proprio roseo del biologico in generale.



Quali obiettivi avete in mente per la prossima campagna?  
Non punteremo sull’aumento delle superfici, bensì sulla differenziazione in termini varietale, sulla destagionalizzare e quindi allungamento della stagione. Infine, la crescita della quota del biologico sarà sempre più preponderante.

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