«Arancia bionda, consumi dimezzati»

Nello Alba (Oranfrizer): «Offerta ridotta ma prodotto al top»

«Arancia bionda, consumi dimezzati»

La campagna delle arance bionde è ufficialmente iniziata anche per Oranfrizer, oggi parte del gruppo Unifrutti. Attualmente la realtà è sul mercato con la Navelina raccolta nella Piana di Catania, in Sicilia. Quest’anno si avvertono però delle difficoltà a causa delle temperature, ancora elevate e poco favorevoli al consumo del frutto, che al momento rispetto allo scorso anno fanno registrare all’azienda un 50% in meno delle vendite. 
 

“Abbiamo un prodotto veramente buono e succoso quest’anno, con almeno 3 gradi brix in più, ma le alte temperature stanno incidendo sul colore delle arance e stanno influenzando anche le vendite”, spiega a IFN Nello Alba, Ceo di Oranfrizer. “In Sicilia registriamo al momento 25 gradi e nel resto del Paese sono di poco inferiori e comunque viaggiano su due cifre. L’andamento che persiste da ormai diverse settimane inevitabilmente ci danneggia”.
 

Quest’anno si fanno i conti anche con volumi inferiori. “La richiesta si è abbassata, sono diminuite le disponibilità economiche delle famiglie – dichiara Alba – e anche l’offerta in termini di prodotto non è elevata”.

In quest’ottica anche la Spagna non è vista come un produttore concorrente, ma complementare. “Il prodotto spagnolo che anticipa la campagna non compete con gli agrumi italiani, perché quando sono presenti entrambi i consumatori sono orientati alla ricerca del prodotto nazionale, soprattutto se vogliono un’arancia premium e non cercano solo il prezzo basso”.
 
 

Nello Alba

Tra meno di un mese per Oranfrizer inizierà anche la raccolta del Tarocco Nocellare, prevista attorno all’8 dicembre. Il core business dell’azienda è infatti rappresentato dall’arancia rossa, per cui si prevede quest’anno il 30% in meno di produzione. “Anche in questo caso l’offerta è ridotta rispetto alla scorsa stagione, probabile però che nella seconda parte della stagione i consumi possano risollevarsi, rimarca l’amministratore delegato.
 

Importante per l’azienda è l’esportazione in Cina avviata nel 2019 e che ha subito una battuta d’arresto nel 2020 a causa della pandemia. Per riprendere la rotta e agevolare l’azienda in questa direzione, a fine ottobre l’ambasciatore e rappresentante permanente della Repubblica Popolare Cinese presso la Fao, Guang Defu, ha fatto visita agli agrumeti della Piana di Catania. La prima necessità per trasportare le arance rosse italiane fino in Cina è il trasporto più economico e veloce che permetta di ottimizzare la Via della Seta accorciando il viaggio via terra e via mare, e su questo si è dialogato. “La visita della delegazione cinese ha un suo motivo – spiega Alba - ci hanno chiesto quali fattori incidono sullo sviluppo dell’export di arance rosse in Cina. Va potenziata la logistica dall’Italia alla Cina che consenta di raggiungere la destinazione in 15 giorni anziché due mesi (circa). Altrettanto importante sarebbe garantire la refrigerazione del prodotto senza mai subire l’interruzione di energia elettrica durante il trasporto via treno affinchè diventi possibile effettuare il cold treatment a bordo e mantenere alta la qualità degli agrumi”.
 

Nell’attesa che l’export cinese si sblocchi, Oranfrizer rimane molto attiva sul mercato nazionale della Grande Distribuzione Organizzata e dell’Horeca, dove presenta le proprie arance con una particolare attenzione sulla sostenibilità dei frutti e delle confezioni, la buccia di tutti agrumi distribuiti da Oranfrizer è edibile e con i nuovi packaging si abbatte del 40% la presenza di plastica in favore della carta.